Grosseto. È arrivato nel capoluogo maremmano e, dal 15 al 18 ottobre, Carlo Pio Guerra, vincitore della Call for Artist di Trame Off 2024, sarà in città per una residenza artistica al Molino Hub, lo spazio gestito da Collettivo Clan. Durante la sua permanenza, l’artista lavorerà a “Nazca – Un esperimento di racconto collettivo”, opera che mette al centro la partecipazione attiva della comunità grossetana.
L’opera
Il progetto nasce con l’obiettivo di raccontare Grosseto attraverso le parole dei suoi abitanti. Guerra si ispira alle celebri linee di Nazca, enormi figure tracciate nel deserto peruviano visibili solo dall’alto, ma che richiedono di essere percorse a piedi per comprenderne a pieno il senso e il valore. Allo stesso modo, l’intento del giovane artista è quello di immergersi nella città, raccogliendo le percezioni di chi la vive ogni giorno, e tentare poi di restituire quanto raccolto durante questa immersione virtuale, componendo un’opera in grado di esprimere la pluralità degli sguardi degli abitanti sul luogo dove vivono.
“Non si può conoscere veramente una comunità senza viverla dall’interno. Osservandola da fuori si può percepire la superficie, ma solo attraversandola si può cogliere la sua essenza”, scrive l’artista nella presentazione del progetto.
Nei giorni scorsi, Guerra ha lanciato un sondaggio online, invitando i cittadini a descrivere Grosseto con un solo aggettivo; la partecipazione è stata numerosa e gli ha permesso di collezionare attributi di segno diverso, sia positivi che negativi. Gli aggettivi raccolti diventeranno parte integrante dell’opera: una grande figura antropomorfa che verrà realizzata nella piazza bassa di Molino Hub, visibile dall’alto e “vestita” con le parole scelte dai grossetani. L’idea è creare una sorta di ritratto collettivo che metta in luce sia le diversità che le somiglianze di chi abita questo luogo, celebrando al contempo l’individualità e il senso di appartenenza comune.
La presentazione di “Nazca” dovrebbe tenersi venerdì 18 ottobre al Molino Hub, ma il meteo instabile e la minaccia di temporali rendono la data incerta. “Se non riusciremo a fare l’inaugurazione questo venerdì, faremo in modo che Carlo torni in città appena possibile per completare il progetto”, dichiarano gli organizzatori.
In ogni caso, una volta terminata, l’opera sarà visibile dalle mura per i prossimi due mesi, in modo che gli abitanti di Grosseto possano vedere il risultato di questo processo creativo e come le loro parole e quelle dei loro concittadini si siano trasformate in una narrazione visiva che parla della loro città.
La residenza artistica è realizzata in collaborazione con l’Istituzione Le Mura e resa possibile grazie al contributo della Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea2024, parte del progetto Giovanisì per l’autonomia dei giovani.
Carlo Pio Guerra (San Giovanni Rotondo, 1992), diplomato all’Istituto statale d’arte di Foggia e laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma e all’Isia di Firenze, vive a Firenze, dove lavora come Art Director di Lama Impresa sociale.
Molino Hub è il centro di promozione culturale e artistica sulle Mura medicee (sotto al “Cinghialino”), gestito da Collettivo Clan, e si trova in via del Molino a Vento 17.
L’associazione culturale Clan – Collettivo libero anti noia nasce nel 2012, con l’intento di promuovere e diffondere la cultura in tutte le sue forme, con particolare riferimento all’attività artistica e alla valorizzazione del territorio. Il collettivo si occupa principalmente di creare opportunità di incontro e scambio tra i cittadini mediante eventi e festival artistici, sostenere la creatività giovanile, dare impulso alla rigenerazione urbana attraverso progetti transdisciplinari, residenze d’artista, esposizioni, laboratori e corsi.
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