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Grosseto. Intellettuale di spicco del Risorgimento, mazziniano, volontario tra le file dei garibaldini, giornalista, saggista e deputato: è dedicata ad Ettore Socci la terza giornata di studi sui benefattori di Maremma di giovedì 30 marzo, alle 16, alla Fondazione Polo universitario grossetano.
Ettore Socci
Sebbene fosse nato a Pisa, abbia studiato a Firenze ed abbia trascorso 13 anni a Roma nel ruolo di parlamentare, il nome di Socci è legato a doppio filo con la Maremma sia perché fu eletto nel collegio di Grosseto e fu nominato suo cittadino onorario, ma soprattutto perchè fece abolire la storica estatatura.
Dai banchi della Camera portà avanti battaglie per la difesa dei diritti umani, per la costruzione della ferrovia da Massa Marittima a Follonica, per la bonifica delle paludi intorno a Grosseto, oltre che a Scarlino e ad Orbetello. Socci è passato alla storia per essersi battuto per la tutela delle donne nel lavoro, in particolare affinchè fossero ammesse all’avvocatura e per permettere alle telegrafiste di sposarsi. Nonostante la proposta avesse suscitato ilarità in Parlamento, la legge del 1899 rese giustizia alle impiegate delle Poste che non potevano fare carriera, venivano pagate meno degli uomini e soprattutto non potevano unirsi in matrimonio.
L’incontro
L’incontro, coordinato dal presidente del Comitato tecnico scientifico della Fondazione Polo universitario grossetano, Claudio Pacella, vedrà i seguenti interventi:
- Vinicio Serino – “Ricordando Ettore Socci che, nel pensiero e nell’azione, ebbe indissolubili patria, repubblica, umanità”;
- Giacomo D’Onofrio – “Presenza religiosa e sociale al tempo di Ettore Socci”;
- Umberto Carini – “Legge n. 321del 20.07.1897: abolizione dell’estatatura, evoluzione ed educazione nel programma politico di Ettore Socci”;
- Paolo Pisani – “Ettore Socci paladino del sociale e dei diritti femminili”.
La partecipazione è libera e gratuita.