Si svolgerà a Pitigliano, dal 10 al 18 settembre, la personale dell’artista e scenografa Vicky Depalma.
“Rachele Schiliani, la strega mai nata” è il titolo della mostra che verrà ospitata nella suggestiva cornice del centro culturale Strade Bianche, realizzata dall’artista con la collaborazione di Onofrio Depalma.
Le opere esposte evocano, con lo stile unico della Depalma, la storia di Rachele Schiliani, accusata ingiustamente di stregoneria, le cui vicende sono tramandate attraverso la narrazione che ne fa Delia Coppi, una sua concittadina, nelle pagine del suo diario. Una storia nella storia, fatta di racconti e leggende mescolate alla tradizione del territorio in cui sorge l’incantevole borgo di Pitigliano. Non è dato sapere se Rachele o Delia siano davvero esistite e quando abbiano intrecciato le loro vite a Pitigliano, un paese che appare sospeso nel tempo e nello spazio.
I colori che abitano i quadri polimaterici dell’artista in cui emergono la sua passione per il teatro e la formazione in scenografia, si mescolano al potere evocativo della parola scolpita nelle pagine di inchiostro del diario di Delia, che sono parte integrante del percorso espositivo concepito da Vicky Depalma. Luoghi, persone, aneddoti scorrono nei quadri della prima parte della mostra quasi fossero lo storyboard di una sceneggiatura: la leggendaria storia di alcune donne di Pitigliano, Sovana e Sorano che di notte, travestite da gatti a pelo lungo o da volpi, si riunivano attorno alla fontana di piazza della Repubblica per danzare tutta la notte; i rami di ginepro e pungitopo che la popolazione locale era solita lasciare sulle porte delle proprie case per proteggersi da queste strane donne; le vie cave, passaggi ripidi e tortuosi scavati nella roccia del territorio pitiglianese caratterizzato da pianori tufacei incisi da profonde valli.
La narrazione scenografica si arresta nella seconda parte della mostra per lasciare spazio alle donne (Bellezza Orsini, Merga Bier, Elena di Travale, Angela de la Barthe) realmente esistite ed ingiustamente accusate di stregoneria, di cui Vicky Depalma ci presenta i ritratti ispirati alla primitiva arte africana delle maschere rituali.
A conclusione del percorso espositivo, il ritratto della piccola Elena, la bambina del racconto, custode degli avvenimenti futuri.
Sono le donne le protagoniste della mostra che continuano ad essere condannate ingiustamente per il modo di pensare o di vivere. Le donne di ieri e di oggi, che combattono contro ogni forma di discriminazione.
“Le mie donne, le donne delle mie opere, sono tutte le donne affinché ognuno di noi ci si possa rispecchiare”, spiega l’artista.
Biografia
L’artista Vicky Depalma, molfettese, classe 1978, ha il suo atelier (Ichnos Studio) a Giovinazzo in I traversa Papa Giovanni XXIII, 9/11. Laureatasi con lode in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha all’attivo numerose mostre personali e collettive. È vincitrice del primo premio come miglior scenografia (Premio Fita 2005) per lo spettacolo “Filomena Marturano”.