Dopo il successo della “prima” al Parco dell’Uccellina, il 15 luglio scorso, con il piano solo di Enrico Intra dedicato alla “Via italiana al jazz”, nel quale parole e musica si sono intrecciate in un emozionante percorso, molto gradito dal pubblico presente, “WineStoriesJazz” prosegue la sua programmazione con due importanti concerti, sempre basati su temi precisi e rivolti alla creazione artistica quanto alla formazione del pubblico.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 19 agosto, nel piazzale di stoccaggio della Tecnoseal in via Senese 193 a Grosseto, dove ad esibirsi in un concerto di piano solo sarà Michele Di Toro. il successivo concerto, martedì 23 agosto, sarà invece al Porto della Maremma a Marina di Grosseto, con il Rosario Giuliani Trio.
Per prenotarsi agli eventi e per ulteriori informazioni: maremmatoscanameets@herasrl.it
“WineStoriesJazz” prende le mosse, sin dal titolo, dalla rivista nazionale della Scuola europea sommelier “WineStories”, che patrocina l’iniziativa, aggiungendo alcune proprie specificità: la scelta di trovare luoghi particolari, il fatto di creare eventi che hanno precisi fili conduttori, chiari ambiti progettuali. Infine, la volontà di coniugare l’ascolto della musica jazz alla sua diffusione anche culturale, proponendo una formula di concerti introdotti da agili guide all’ascolto e che includono dialoghi con i musicisti.
Il rapporto con il territorio nasce dalle competenze di Marco Bisdomini, appassionato cultore della Maremma e imprenditore attivo su vari fronti, tra i quali quello dei beni culturali e artistici, mentre la formula concertistica è legata all’esperienza professionale di Maurizio Franco, musicologo di fama internazionale che da oltre trent’anni propone questa formula in tutti i contesti nei quali è direttore artistico oppure ospite di prestigiose istituzioni.
Residente da alcuni anni nella Maremma grossetana, Franco porta anche in questo territorio il patrimonio di idee di promozione del jazz che gli consente di dirigere da trent’anni il festival Iseo Jazz, l’Atelier musicale di Milano, e che lo hanno visto co-dirigere per oltre vent’anni, insieme a Enrico Intra, Jazz al Piccolo Teatro.
La realizzazione di questi concerti, patrocinata dalla rivista WineStories e realizzata in collaborazione con il portale culturale PuntoZip, è stata possibile grazie al contributo di alcune aziende maremmane che credono nell’arte e nella cultura come volano di promozione di un territorio. Le aziende che hanno aderito a questa prima parte del progetto sono la Hera s.r.l., la Tecnoseal Foundry s.r.l., Toyota Scotti 2.0, Ente Parco della Maremma, Azienda Agricola Basile, Scuola Europea Sommelier.
Venerdì 19 agosto
Tecnoseal – Via Senese, 193 – Grosseto
Ore 21.30
Michele di Toro piano solo
Waller, Tristano, Jarrett: tre modi di vivere il piano jazz
introduzione a cura di Maurizio Franco
Ingresso su prenotazione a: maremmatoscanameets@herasrl.it con offerta libera devoluta alla Fondazione Il Sole
Michele Di Toro è un musicista che appartiene a quel ristretto gruppo di pianisti jazz contemporanei che sa far convivere la tradizione con la modernità, la conoscenza della tecnica afroamericana del pianoforte con quella colta occidentale, unendo anche competenze pop e folk a un già ricco bagaglio di conoscenze. Una tecnica nella quale l’Europa colta, soprattutto quella del Novecento e il mondo bachiano, sono rimasti un sedimento culturale, non un fine in se stesso, da applicare al linguaggio performativo e improvvisativo del jazz e del mondo americano, nel quale il suo pianismo ha spaziato dal Ragtime a Keith Jarrett, dallo Stride Piano a una visione jazzistica contemporanea, per poi confluire in una più generale declinazione europea del jazz in cui tutti questi eterogenei elementi sono diventati i cardini della sua poetica.
Il risultato è una musica che esce dagli schemi e si propone con grande fantasia in molteplici articolazioni, sorretta da una limpidezza di tocco, di suono e da una sicurezza tecnica tali da fare di lui un pianista di primo piano nella scena europea, riconosciuto anche a livello internazionale (non dimentichiamo la sua vittoria nel concorso intitolato all’eclettico pianista austriaco Friedrich Gulda). In questa occasione il quarantottenne strumentista e compositore abruzzese propone un percorso che spazia in quasi cento anni di storia del piano jazz affrontando le pagine di Fats Waller, ricche e orchestrali, esempio sublime dello stride piano degli anni venti e di parte della lezione dello Swing del successivo decennio. Quindi le concettuali composizioni di un maestro quale Lennie Tristano, caposcuola di un modo di suonare in cui la dimensione europea, il controllo della tastiera, lo sguardo al mondo classico si riversavano completamente nel linguaggio e nel pensiero jazzistico. Infine, si immergerà nella visione contemporanea del pianoforte jazz sviluppata da Keith Jarrett sin nel nuovo millennio, completando un percorso di grande varietà, che riproporrà, cinquant’anni dopo, le belle e pregnanti esperienze del “jazz in fabbrica”.
Martedì 23 agosto
Porto di Marina di Grosseto
Ore 21.30
Rosario Giuliani Trio
Poarker, Coleman, Coltrane: un percorso nel sassofono jazz
Rosario Giuliani sax alto e soprano
Makar Novikov contrabbasso
Sasha Mashin batteria
Introduzione a cura di Maurizio Franco
Ingresso su prenotazione a: maremmatoscanameets@herasrl.it, con offerta libera
Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nei secondi anni sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Il suo percorso artistico lo ha visto affermarsi in tutto il mondo e, particolarmente, in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus. Numerose e rilevanti sono state le sue collaborazioni internazionali con musicisti del calibro di Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano, ma anche quelle italiane con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Il suono caldo, l’impeto espressivo che gli deriva dalle lezioni di Parker e Coltrane, metabolizzate in un originale linguaggio contemporary mainstream, il trascinante swing e la qualità dell’interplay che realizza con i musicisti dei suoi gruppi sono le caratteristiche principali della sua poetica.
Nel concerto di Marina di Grosseto si proporrà alla testa di un nuovo trio in cui figurano due formidabili jazzisti russi, recentemente espatriati dal loro Paese, Makar Novikov e Sasha Mashin, tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’est europeo. La notevole padronanza strumentale e ritmica e la naturale empatia musicale di questo trio favoriscono un costante dialogo creativo tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate. Il programma, preparato in prima esecuzione per winestoriesjazz, è dedicato a un percorso nel sassofono che lega tra loro le figure di Charlie Parker, il vate del bebop anni Quaranta, John Coltrane, il maestro del jazz anni Sessanta, e Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta. Questi tre grandi maestri, apparentemente diversi, in realtà hanno tra loro non pochi elementi comuni, che però non sempre vengono riconosciuti. Giuliani invece conosce bene le connessioni che, in parte, li legano perché si è formato soprattutto studiando Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grandi livello, esplorandone le composizioni e al tempo stesso scrivendone di proprie ispirate al mondo creativo di ciascuno di loro. Il percorso proposto nel concerto sarà proprio basato su brani scritti dai dedicatari e su composizioni originali del leader, ma in entrambi i casi quel mondo verrà portato nella piena contemporaneità del jazz.