Arriva il quarto degli “Appuntamenti alla Bianciardi: sei titoli per sei incontri”: giovedì 14 novembre, alle 18, si parlerà di “Cinema e letteratura – Incursioni tra Bianciardi, Cassola e i nostri giorni” a cura di Fabio Canessa.
Nel 1917, poco più di un secolo fa, nasceva Carlo Cassola. Uno dei suoi maggiori romanzi, “La ragazza di Bube”, diventò nel 1964 una delle opere più importanti della nutrita filmografia di Luigi Comencini. Che venne a girarlo in Toscana, nei luoghi reali in cui la storia è ambientata: Anghiari soprattutto, con qualche puntata a Colle Val d’Elsa, San Donato e alla stazione ferroviaria di Saline.
Fedele allo spirito di Cassola, il film esalta l’eroica fedeltà di Mara, capace di aspettare per 14 anni il fidanzato Bube, finito in galera per aver ucciso, negli anni della guerra civile, il figlio di un maresciallo. Il paesaggio toscano suggerisce la castità di sentimenti antichi, che hanno il volto luminoso di una Claudia Cardinale al vertice della sua bellezza. Nel 1922, poco meno di un secolo fa, nasceva Luciano Bianciardi. In quel medesimo 1964 anche il suo maggior romanzo, “La vita agra”, diventò un film di successo diretto da Carlo Lizzani e interpretato da Ugo Tognazzi. Fedele allo spirito di Bianciardi, il film racconta la storia di un’infedeltà: Mara qui è la moglie abbandonata per andare a Milano a vendicare i minatori morti nell’esplosione di Ribolla. “I minatori della Maremma” è il libro che Carlo Cassola e Luciano Bianciardi scrissero insieme nel 1956. E per ognuno dei due l’esperienza con il cinema non finì con il 1964
Tutti gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, sono ospitati della nuova sede dalla Fondazione, in via Adda 32, a Grosseto.