Sabato 15 settembre, alle 18.30, alla Galleria Spaziografico in via Goldini 18, a Massa Marittima, “Venetarium lacustres noctes – La città sospesa“, la mostra del fotografo follonichese Walter Garosi, che racconta di Venezia, “la città sospesa” vista di notte, in tutta la sua magia.
E’ una città che Garosi conosce bene: lui ci lavora sia come fotografo ufficiale sia come professore d’orchestra dell’Orchestra filarmonica del Teatro La Fenice. Una doppia competenza che lega musica e fotografia, non a caso Garosi realizza anche numerose copertine di dischi, tra cui quello di Ezio Bosso per la Sony.
Con questa mostra l’autore esprime ancora una volta la sua profonda passione per l’immagine fotografica, un modo assolutamente personale e creativo per raccontare la realtà.
“Venezia, la più affascinante delle città ‘sospese’, come diceva Italo Calvino, un luogo dagli aspetti molteplici e contraddittori, dal banale conosciuto agli scorci ‘sconti’, ‘nascosti’, dalla folla indeterminata alla calma dei silenzi – dichiara Garosi -. Il capoluogo veneto è tutto questo. E’ una città sospesa, è lì da sempre, immobile nel tempo, come se nulla cambiasse mai, è sospesa sull’acqua, circondata da acqua; tutta la sua storia, la sua vita, la sua quotidianità è legata all’esservi immersa, quasi a galleggiare“.
“In questo scenario ho voluto togliere tutto ciò che rappresenta il caotico assalto giornaliero di migliaia di occhi curiosi che passano frettolosi, come se il mondo fosse solo quello mostrato dai loro display. Ho scelto la notte. Il momento della calma, della riflessione, in alcuni casi anche fotografica, del silenzio, del movimento lento e perpetuo dell’acqua. Il momento in cui c’è il tempo per sviluppare un’idea e attendere che si concretizzi in uno scatto – termina Garosi -. In quest’atmosfera di eterea magia, succede che irrompa l’acqua in luoghi generalmente asciutti, a ricordare che l’immobilità è solo apparente, a confermarci che ‘il momento decisivo’, come sosteneva H.C.Bresson, è solo quello. Saranno gli scorci di angoli poco esplorati e situazioni inconsuete, a raccontare le case che fluttuano sulla città“.
La mostra sarà visitabile fino al 28 settembre, tutti i giorni, dalle 16 alle 19.30.