“Risveglio popolare” è il titolo del libro, edito da Effigi, che sarà presentato domani alle 17 nella biblioteca comunale Chelliana dall’autrice Caterina Albana.
Sicilia, 2 giugno 1946. Il voto dell’isola si riversa, massiccio, sulla monarchia e sono pochi i comuni in controtendenza; spicca fra questi San Piero Patti. Che cosa ha permesso che la repubblica ottenesse, in questo piccolo comune, il 70 per cento dei consensi? Un pugno di giovani, alcuni reduci dalla guerra, ha intrapreso una lotta senza quartiere contro il blocco delle forze conservatrici. Si ispirano a Mazzini, riempiono delle sue frasi le strade e le piazze. Operano una propaganda capillare nel centro abitato e nelle campagne. La vicenda è ricostruita attraverso la testimonianza di uno di quei giovani, il maestro elementare Giuseppe Albana, che, a cinquant’anni di distanza dai fatti, si è sforzato di ricostruire le intense vicende vissute fra il 1944 ed il 1946. Ed è sua figlia, Caterina Albana, anche lei insegnante, che ha ripreso in mano i testi del padre e li presenta oggi ai lettori insieme ad altre testimonianze e, soprattutto, insieme alla storia delle vicende degli anni Venti. Perché interessarsi di San Piero Patti? Nella storia di questo piccolo comune situato nel nord est della Sicilia, di fronte al golfo di Patti e alle isole Eolie, rivivono in modo emblematico molte vicende dell’Italia intera, dell’Italia del primo Novecento. Una pagina della nostra storia, che merita di essere raccontata e che contribuisce a far comprendere quale coraggioso percorso si sia concluso, settant’anni fa, con la nascita della Repubblica.
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