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Grosseto: in manette due volte in poche ore dopo aver rubato in alcune auto

di Roberto Lottini
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E’ finito in manette due volte nel giro di poche ore: la prima per aver scassinato alcune auto in sosta, la seconda per essere fuggito dai domiciliari in attesa del processo.

Il protagonista della vicenda è un tunisino di 26 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano.

Ieri pomeriggio, in pochi minuti, il giovane ha forzato tre macchine parcheggiate in via Ticino, a Grosseto.

Grazie ad un coltellino a cui aveva applicato una lama, il 26enne è riuscito ad entrare nelle vetture; quindi, ha azionato le quattro frecce per far credere di essere il proprietario dei veicoli ed ha rubato tutto ciò che poteva capitargli sotto mano: pochi spiccioli, un cellulare e un caricabatterie.

I furti, però, non sono passati inosservati: dalle finestre dei palazzi circostanti e da un negozio situato nella via, alcune persone hanno notato strani movimenti attorno alle macchine e hanno chiamato subito la Polizia.

Nel frattempo, un uomo è sceso in strada ed ha bloccato il tunisino, dopo essersi accorto che stava rubando anche all’interno della sua macchina.

In pochi minuti, è giunta in via Ticino anche una Volante, che ha portato il giovane in Questura.

Il ladro ha fornito generalità false agli agenti, ma da un rapido controllo, i poliziotti hanno scoperto la sua vera identità e che ha alle spalle numerosi alias e svariati precedenti per furti e spaccio di droga, oltre ad essere stato in passato anche destinatario di un obbligo di dimora nel comune di Grosseto.

A quel punto, l’uomo è stato messo ai domiciliari, in una casa di alcuni connazionali che lo stavano ospitando in questo periodo.

Alle 21.30, però, il tunisino è fuggito ed è stato ritrovato dalla Polizia questa mattina in un appartamento di un’amica.

Dopo essere finito nuovamente in manette, il suo arresto è stato convalidato: al termine del processo, per il 26enne è stata disposta la custodia cautelare nel carcere di Grosseto.

Questo arresto è la dimostrazione lampante della cosiddetta ‘sicurezza partecipata’ – spiega il dirigente della Squadra Volante Antonio Marchiò: i cittadini hanno richiesto subito l’intervento della Polizia e i nostri agenti, impegnati quotidianamente nel controllo del territorio, sono arrivati sul posto in pochi minuti. Invito le persone a chiamare il 113 non appena notano qualcosa di sospetto, sia in strada che nei palazzi”.

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