Sono riusciti a salvare la vita ad una giovane e a farla desistere dai suoi propositi suicidi dopo una vera lotta, psicologica e fisica, contro di lei, presa da un vero e proprio raptus.
I protagonisti della vicenda sono gli agenti della Squadra Volanti di Grosseto, che ieri notte, si sono diretti con due macchine in un appartamento cittadino. Alla sala operativa, infatti, intorno all’1.40 era giunta una richiesta di intervento per un tentato suicidio ancora in atto.
Data la delicatezza della situazione, le due Volanti hanno sfrecciato a tutto gas per le vie cittadine, mentre durante il tragitto i sanitari del 118, già presenti sul posto, hanno avvertito i poliziotti che il compagno della donna aveva anche lui un coltello in mano.
A quel punto, non c’era più tempo da perdere: gli agenti hanno azionato le sirene ed acceso i lampeggianti, quindi sono arrivati nell’appartamento.
Di fronte a loro, hanno trovato ad attenderli l’uomo, che in quell’istante non aveva con sé alcun coltello e si è dimostrato subito collaborativo con le forze dell’ordine e con il personale del 118.
La donna, invece, era seduta sul letto con in mano un coltello da cucina (nella foto in alto) sporco di sangue e si stava ripetutamente incidendo entrambi i polsi con la lama, mentre il sangue stava già uscendo a fiotti dalle vene e il personale del 118 cercava di dissuaderla a proseguire in quell’insano gesto.
Di fronte a questa scena drammatica, con grande professionalità e sangue freddo i poliziotti hanno messo in pratica alcuni dettami delle tecniche operative.
Uno di loro, ha iniziato a parlare con la donna, avvicinandosi lentamente a lei, per provare a calmarla e a rassicurarla, mentre gli altri, con rapidi gesti d’intesa, erano pronti a disarmare la ragazza nel caso in cui la situazione fosse degenerata.
La donna, però, è rimasta ferma nei suoi propositi e, ad un certo punto, con un gesto repentino, ha tirato verso di sé il suo braccio per cominciare nuovamente a martoriare i polsi già feriti.
Nel tentativo di scongiurare il peggio, i poliziotti le sono balzati addosso, ma la ragazza, in preda ad un raptus incontrollabile, ha iniziato a dimenarsi e a tirare calci, opponendo agli agenti una resistenza di gran lunga superiore rispetto a quanto le sue forze le avrebbero permesso di fare.
Improvvisamente, la donna si è lanciata addosso ad un agente e gli ha morso l’avambraccio, mantenendo tenacemente la presa: fortunatamente, la spessa manica della divisa ha protetto il poliziotto dall’affondo dei denti della ragazza, con i quali ha provato a strappare tutto quello che le capitasse a portata di bocca. In preda alla sua furia cieca, inoltre, la ragazza ha avvicinato le braccia all’agente con l’intento di colpirlo con gli schizzi di sangue.
La colluttazione è durata alcuni secondi, fino a quando uno dei quattro poliziotti, dal fisico robusto e prestante, è riuscito a bloccare il braccio della donna e, protetto dai guanti, ha impugnato la lama del coltello e lo ha sfilato dalla sua mano.
A quel punto, la ragazza, sempre più fuori di sé, è letteralmente saltata sulle sue spalle ma, prima che potesse ferirlo in altro modo, gli altri tre colleghi l’hanno agganciata alle braccia, poi l’hanno strappata dalla schiena del poliziotto e l’hanno immobilizzata sul letto.
Al termine di questa strenua lotta, i sanitari del 118 hanno sedato la donna, l’hanno caricata sull’ambulanza e, scortati dalle Volanti, l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale per arrestare l’emorragia di sangue dai polsi e prestarle le altre cure del caso.
Successivamente, il compagno della donna ha raccontato la dinamica dei fatti agli agenti: tutto è nato, in serata, dall’estrema necessità della giovane, tossicodipendente ormai già da un pò di tempo, di procurarsi una dose di droga.
Al rifiuto dell’uomo di accompagnarla a cercare gli stupefacenti e a farla uscire da sola, la donna si è chiusa in bagno; quindi, il compagno le ha chiesto disperatamente più volte di uscire, e, dopo aver aperto la porta, la ragazza si è precipitata in cucina, dove ha preso il coltello ed ha iniziato a gridare di volerla fare finita tagliandosi le vene.
A quel punto, l’uomo ha chiamato la Polizia e il 118.
Il coltello insanguinato è stato sequestrato dagli agenti, mentre la donna, una volta dimessa dall’ospedale, sarà denunciata all’Autorità Giudiziaria per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni personali.