Aveva inscenato qualcosa di simile ad un “delitto perfetto”, ma la contraddittorietà fornita rispetto alla sua versione dei fatti e all’esito dei riscontri effettuati non solo non ha convinto gli inquirenti, ma li ha portati ad emettere nei suoi confronti un provvedimento restrittivo.
L’uomo in questione, arrestato all’una e trenta di questa notte, è Sergio Bertini, tecnico informatico di 47 anni, incensurato, che lo scorso 17 ottobre aveva denunciato la scomparsa della convivente, Irina Meyntser (nella foto a sinistra), anche lei di 47 anni, di nazionalità russa.
Nella sua versione dei fatti, Bertini ha raccontato ai Carabinieri che la convivente era partita alla volta di Roma per incontrare una sua connazionale, ma la donna non è mai giunta nella capitale. Per rendere la sua versione dei fatti ancora più credibile, l’uomo aveva contattato anche la nota trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto”.
Il cadavere della signora Meyntser è stato rinvenuto nel primo pomeriggio di due giorni fa, a Porto Ercole, nel comune di Monte Argentario, in località Purgatorio, in una zona impervia di montagna, in avanzato stato decomposizione ed identificato, nel pomeriggio di ieri, dai Carabinieri del Ris di Roma.