Si era tinto i capelli di bianco, aveva preso un bastone, fingeva di essere claudicante e aveva persino falsificato la carta di identità così da assumere le sembianze di un anziano per andare ad intascare un assegno che aveva rubato, ma è stato scoperto ed è stato denunciato.
Il protagonista della vicenda è un uomo di 60 anni, residente a Napoli e già conosciuto alle forze dell’ordine per numerosi reati tra cui associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Il 60enne si è recato all’ufficio postale in via Lazzeretti, a Grosseto, intenzionato ad aprire un libretto postale sul quale voleva versare un assegno emesso fuori piazza dalla Banca Sai dell’importo di 10.242,44 euro.
Dopo aver mostrato il documento contraffatto, secondo il quale l’uomo aveva 81 anni ed era residente a Napoli, la responsabile dell’ufficio si è insospettita perché, a suo modo di vedere, era piuttosto strano che una persona così anziana, per giunta proveniente da fuori la provincia di Grosseto, volesse compiere il deposito di una cifra così consistente.
A quel punto, infatti, la donna ha chiamato la Polizia Postale che, appena arrivata nei pressi dell’ufficio, ha bloccato l’uomo mentre stava per salire su un’auto, guidata da un uomo di origine campane, la cui posizione adesso è al vaglio degli inquirenti.
Trovatisi di fronte al furfante, gli agenti si sono resi conto che c’era qualcosa di strano: l’uomo, infatti, nonostante l’incedere incerto e i capelli bianchi, aveva un volto molto più giovane rispetto all’età scritta sulla carta di identità.
A quel punto, la Polizia ha esaminato in maniera più approfondita i documenti presentati dall’uomo all’ufficio postale ed ha scoperto che l’assegno, emesso come risarcimento di un sinistro, era stato rubato dal circuito postale prima che fosse consegnato al legittimo proprietario.
Inoltre, la carta di identità mostrata dal 60enne, è risultata falsa e riportava le generalità di un’altra persona che effettivamente stava attendendo un risarcimento dall’assicurazione.
Scoperta la truffa, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione, tentata truffa, sostituzione di persona e possesso di documenti d’identità falsi.
La prontezza del personale di Poste Italiane, che ha chiamato immediatamente la Polizia poiché aveva ricevuto alcune segnalazioni di episodi analoghi accaduti in altri uffici, ha permesso di smascherare il 60enne partenopeo.
