Erano circa le 11:15 del 2 luglio quando due uomini del nucleo antirapina notano un giovane, in piazza Volturno, passare da un bancomat all’altro con fare sospetto, per poi salire su un’auto.
La stessa vettura, verso le 11, era stata segnalata poiché al suo interno risultavano essere saliti i 3 ragazzi che avevano raggirato una donna, mentre si trovava nel parcheggio di fronte all’ospedale Misericordia.
Due giovani, infatti, avevano avvicinato la donna, che si trovava in compagnia di un’amica, chiedendo informazioni; nel frattempo il terzo complice portava via la sua borsa nera. accortasi del furto, la vittima non ha esitato a denunciarlo tempestivamente.
I poliziotti quindi si sono messi all’inseguimento della Punto grigia lungo via della Pace e ad un certo punto i 3 furfanti, vistisi alle strette, sono scesi dall’auto e hanno proseguito a piedi, dividendosi.
L’autista è stato subito bloccato in via Piave, mentre gli altri 2 si sono diretti verso via Senese, inseguiti a piedi dagli uomini della Polizia e da un agente fuori servizio che passava di lì per caso.
L’inseguimento è finito in via Lago di Garda, dove i due pensavano di aver trovato un nascondiglio sicuro dopo aver attraversato il Villaggio Curiel, via Ticino e via Reno, ma sono stati bloccati, nonostante le resistenze iniziali, e sono stati arrestati.
Nell’auto sono stati ritrovati, oltre alla borsa nera della prima vittima, anche un’altra borsa, di una signora raggirata nei pressi di un supermercato in via Scansanese con la stessa tecnica, contenente una catenina d’oro che la proprietaria stavo portando a riparare.
Inoltre, sempre all’interno dell’auto, è stato ritrovato un codice fiscale di una donna di Formello, in provincia di Roma, che ne aveva denunciato il furto avvenuto all’interno di un centro commerciale.
Uno dei tanti compiuti in quella zona dalla banda nel mese di giugno, di cui era stata vittima anche la titolare di un negozio a cui era stato portato via l’incasso della giornata, per un totale di 8.500 euro.
La banda era costituita da 3 sud-americani: 2 fratelli colombiani di 23 e 26 anni, residenti a Roma e già pregiudicati, che distraevano le vittime; 1 ecuadoriano di 20 anni, incensurato, che aveva il compito di rubare.
I due fratelli sono stati arrestati con l’accusa di rapina “impropria”, mentre per l’altro complice è stato disposto l’obbligo di dimora a Roma, con divieto di uscire nelle ore notturne.
Nel ringraziare i cittadini per la collaborazione durante le operazioni di inseguimento, la Questura invita chiunque avesse subito furti con modalità analoghe a denunciarli e per chi lo avesse fatto di recarsi in questura proprio con copia della denuncia per riappropriarsi, eventualmente, dei propri oggetti.