Nella vita di tutti i giorni era un imprenditore edile, titolare di una piccola ditta di Follonica, sposato ed incensurato, ma in realtà pochi mesi fa era stato uno dei protagonisti di un colpo in banca che aveva fruttato 65mila euro.
Si tratta di un uomo di 42 anni, originario di Gela, ma residente nella Città del Golfo, che ha svolto il ruolo di basista all’interno di una banda che ha assaltato la filiale del Monte dei Paschi di Siena a Bagno di Gavorrano.
Lo scorso 27 settembre, intorno alle 13.15, un uomo distinto e vestito con abiti eleganti si è presentato di fronte all’ingresso dell’istituto di credito, chiuso da alcuni minuti.
A quel punto, ha chiesto di poter entrare ugualmente per effettuare un versamento ed ha mostrato la distinta agli impiegati.
Una volta all’interno della banca, insieme a lui è entrato un altro uomo con addosso una parrucca e, nel giro di pochi minuti, i due hanno svelato le loro reali intenzioni: dopo aver chiuso i dipendenti della filiale nel bagno, hanno prelevato dalle casse 65mila euro e si sono dileguati senza lasciare traccia.
Il sistema di videosorveglianza, però, ha ripreso tutta la scena ed è proprio dall’analisi di questi filmati che i Carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto hanno fatto scattare una laboriosa e articolata attività investigativa.
Le indagini hanno dato i primi frutti nel febbraio scorso, quando i due autori materiali della rapina sono stati arrestati.
Il primo a finire in manette è stato un catanese di 36 anni, scovato dai militari dell’Arma in un bar di Settimo Torinese.
L’uomo era latitante: su di lui, infatti, pendeva un ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura di Rimini, secondo il quale avrebbe dovuto scontare 8 anni e 9 mesi di reclusione per una serie di rapine.
Il giorno seguente è stato arrestato anche il secondo bandito: si tratta di un 38enne di Catania, colto in flagrante mentre stava per assaltare una filiale della Banca Popolare di Milano a Pantigliate, nell’hinterland del capoluogo lombardo.
Insieme all’uomo, sono finiti in manette anche due complici: un marocchino di 23 anni e un siciliano di 41 anni.
Entrambi gli autori del colpo a Bagno di Gavorrano erano finiti sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine già a partire dal luglio del 2011 quando, a Follonica, erano stati fermati dai Carabinieri della Città del Golfo nel corso di un normale posto di blocco. Dopo averli identificati, i militari avevano verificato che entrambi avevano alcuni precedenti per rapina e, da quel momento, la macchina investigativa dell’Arma li ha tenuti sotto stretta sorveglianza, fino a quando sono stati arrestati.
Stamani, il Gip del Tribunale di Grosseto, Pietro Molino, ha convalidato l’arresto del basista, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
L’uomo ha fornito supporto logistico ai due complici della rapina all’istituto di credito di Bagno di Gavorrano e non è da escludere che abbia anche ospitato entrambi i banditi per preparare l’assalto alla banca.