I Reparti del Comando Provinciale di Grosseto (Nucleo Polizia Tributaria Grosseto, Compagnia Grosseto, Tenenza Orbetello, Tenenza Follonica, Brigata Castiglione della Pescaia e Brigata Porto Santo Stefano) hanno ottenuto nel 2012 risultati significativi in materia di lotta all’evasione e alla criminalità economica.
La lotta all’evasione è stata condotta lungo una duplice linea di azione: da un lato aggredire le forme di evasione più gravi e difficili da accertare; dall’altro, concentrare l’attenzione sui fenomeni di evasione più estesi e radicati nel territorio, che destano maggiore allarme ed insofferenza nel contesto della perdurante crisi economica attuale.
Le verifiche fiscali effettuate hanno fatto emergere maggiori ricavi non dichiarati e recuperi di costi non deducibili ai fini delle imposte sui redditi per complessivi 174 milioni di euro; Iva dovuta e non versata pari a 29 milioni di euro (+ 35% rispetto al 2011).
Frodi fiscali, evasione internazionale, economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle maremmane, per i danni che producono al bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, distorcendo per di più la concorrenza tra imprese.
Maggiore qualità e concretezza di risultati sono gli obiettivi di fondo perseguiti nel 2012.
Grazie a questi fattori:
- sono stati denunciati 69 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (16 violazioni), per non aver versato l’Iva e le ritenute fiscali (6 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (15 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (14 casi). Altre denunce all’autorità giudiziaria sono scattate per aver presentato dichiarazioni fraudolente o infedeli con superamento dei limiti penalmente rilevanti.
- sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, a finire sotto la lente principalmente il trasferimento della sede di società in paesi a fiscalità privilegiata, in gergo “esterovestizione”, per sfuggire al fisco italiano; la detenzione di capitali all’estero senza indicarli nei modelli RW delle dichiarazioni; gli spostamenti di utili verso società collegate all’estero mediante operazioni di transfer pricing.
Sono inoltre emersi fenomeni di evasione connessi ad operazioni straordinarie. Rilevato, di contro, il fenomeno dei trasferimenti fittizi di sede presso la provincia di Grosseto finalizzati a sottrarsi agli obblighi nei confronti dei creditori o del fisco:
- sono stati scoperti 66 evasori totali che hanno occultato redditi al fisco per oltre 107 milioni di euro. Individuati anche 22 evasori paratotali;
- l’attività di contrasto alle “frodi Iva”, ha permesso di individuare 2 milioni di Iva evasa riconducibili a “frodi carosello”, basate su fittizie fatturazioni di operazioni commerciali. In tale contesto sono stati denunciati 20 imprenditori riconducibili ad altrettante ditte e società concessionarie di autovetture, operanti su tutto il territorio nazionale;
- sono stati individuati 24 lavoratori completamente “in nero”, impiegati da 18 datori di lavoro;
- irregolare il 18% dei 4.543 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con picchi anche del 30-35% registrati nei fine settimana;
Nei confronti dei soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria per grandi casi di evasione perseguibili anche in ambito penale, la Procura della Repubblica ha ottenuto dai Gip provvedimenti di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per complessivi 4,3 milioni di euro.
A livello nazionale, la Guardia di Finanza ha intensificato nel 2012 il piano dei controlli ai fini del contrasto dell’evasione dei canoni di locazione immobiliare. In provincia di Grosseto sono stati 40 gli interventi eseguiti, con l’accertamento di affitti in nero riscossi e non dichiarati per 370.000 euro.
Un altro piano di verifiche ha riguardato i professionisti che, a seguito di apposite analisi di rischio, presentavano alti profili di potenziali irregolarità. Sono stati 23 gli interventi eseguiti, con l’emersione di circa 20 milioni di maggiori redditi imponibili (in media, circa 850.000 euro per ogni controllo) e 3,5 milioni di Iva.
Un cenno meritano, infine, i segnali di maggiore collaborazione dei cittadini ai fini della tutela della legalità e del rispetto delle regole. Infatti, le segnalazioni al 117 della Guardia di Finanza per presunte violazioni fiscali sono aumentate vertiginosamente, passando dalle 220 del 2011 alle 460 dell’anno scorso, con un trend di proficuità sempre più alto.
I cittadini di fronte alla crisi pretendono sempre di più che ognuno paghi il giusto; è cresciuta l’indignazione verso i furbi e disonesti, per i danni che arrecano a tutta la società.
La Guardia di Finanza incoraggia questo processo di cambiamento culturale, facendo la propria parte al fianco di tutti i cittadini e delle Amministrazioni che vogliono collaborare per ridurre il “tax gap” del nostro Paese. A tal fine, nel corso dell’anno scorso sono stati stipulati specifici Protocolli d’intesa con l’Epg ed alcuni Comuni, finalizzati all’esecuzione di controlli in materia di agevolazioni concesse da enti pubblici.
In materia di spesa pubblica, sono stati riscontrati 7 casi di irregolarità ed è stata denunciata 1 persona per frodi agli incentivi al bilancio locale e nazionale per 165.000 euro.
44 i “finti poveri” scoperti, per prestazioni sociali agevolate non spettanti e indebite percezioni dagli enti previdenziali pari a complessivi 55.000 euro, oltre ai relativi redditi occultati al fisco. Di questi, denunciate 10 persone per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
In tema di lotta alla criminalità organizzata è proseguito il monitoraggio delle attività economiche, in particolare investimenti immobiliari, edilizia, compravendita oro, money transfer, etc., che maggiormente si prestano ad operazioni di riciclaggio e/o reimpiego di capitali provenienti da attività delinquenziali
Sequestrato 1 chilo di droga, arrestate 5 persone per traffico di stupefacenti e denunciate a piede libero 32 persone per spaccio.
La fabbrica del falso non conosce crisi. A seguito dei controlli del territorio sono stati sequestrati infatti oltre 10.000 articoli contraffatti. Denunciate 117 persone (in aumento rispetto alle 78 del 2011) e tolti dal mercato del falso prodotti per oltre 400.000 euro.
Denunciati 2 usurai, a cui sono stati sequestrati d 22.000 euro.
Sono, invece, 6 le persone indagate per bancarotta fraudolenta. Inoltre, denunciate 9 persone per reati societari e 4 per reati bancari e finanziari.
Smascherata un’organizzazione dedita a truffare investitori esteri attraverso la tecnica del financial leverage, grazie alla quale i truffatori sono riusciti ad attrarre in Maremma capitali per 10 milioni di Dollari Usa.
Inoltre, 17 persone sono state denunciate per reati contro la Pubblica Amministrazione di cui, 4 per peculato, 6 per corruzione, 6 per abuso di ufficio, 1 per oltraggio e violenza a Pubblico Ufficiale.