Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, ha scritto una lettera alle istituzioni e alle autorità in merito all’emergenza maltempo che ha colpito la provincia di Grosseto.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Non c’è più tempo per i dubbi né per le interminabili disquisizioni sulle modalità. I soldi, me ne rendo conto, sono pochi ma il Governo deve scegliere delle priorità. E quella della messa in sicurezza del fiume Ombrone è una priorità oggettiva. Lo dice la storia passata della nostra città e quella più recente, come nel 1944 e nel 1966 ma anche con i rischi corsi negli anni successivi e con quello altissimo corso solo pochi giorni fa. Grazie all’impegno del Presidente Rossi ci sono adesso dei soldi che potranno essere investiti sull’Albegna e sull’Ombrone, mettendoli in sicurezza.
E’ dal 2007 che scrivo e mi rivolgo pubblicamente a tutte le autorità e le istituzioni per sollevare la questione e oggi ho fatto partire l’ennesima lettera rivolta al Presidente del Consiglio, ai ministri competenti e alla Regione perché ho a disposizione solo questo strumento come Sindaco, e lo userò fino in fondo.
Questa città non è più la cittadina da 40mila abitanti del 1966, ma una città di oltre 80mila abitanti che non può continuare a vivere nella paura che argini e golene possano non essere più sufficienti non tanto a gestire le piogge locali ma proprio il carico di acqua che il maltempo deposita sui tanti affluenti a monte. E’ persino superfluo ricordare che qualche decina di milioni di euro spesi oggi per la definitiva messa in sicurezza dell’Ombrone e per i necessari interventi anche sull’Albegna rappresentano la possibilità di evitare di spenderne dieci volte tanto e piangere nuove vittime in caso di alluvioni che uno sviluppo urbanistico da ripensare e un mutamento climatico ormai palese sembrano ormai favorire.
Non sono un tecnico ma guardo criticamente a chi, anche in questi giorni, ha sostenuto l’impossibilità di realizzare ‘invasi per l’accumulo della risorsa idrica e la laminazione delle piene’. Molti esperti e lo stesso Presidente Enrico Rossi, nell’estate scorsa, hanno evidenziato la necessità di realizzare piccoli invasi che svolgano, oltre che una funzione di sicurezza, anche un ruolo nela lotta alla siccità crescente durante ogni estate. Lungo l’asse dell’Ombrone, nel suo bacino, affluiscono infatti numerosi torrenti (Arbia, Orcia, Merse, Farma, Melacce, Trasubbie, Sovata e altri ancora) che, nei momenti di pioggia intensa, vanno ad alimentare le acque del nostro fiume non più regimentabile negli ultimi 40 km dalla foce; praticamente quando arriva nella piana grossetana.
Se ci sono soluzioni alternative sono pronto ad ascoltarle ma poiché non ne ho ancora sentite chiedo a tutte le istituzioni e autorità alle quali mi sono rivolto formalmente e pubblicamente in questi anni di aiutarci concretamente. La sicurezza e la prevenzione, come la qualità delle cure sanitarie e le scuole, non possono essere soggette a logiche di ‘spending review’”.