Aveva allestito nel proprio appartamento di Talamone un vero e proprio laboratorio per contraffare documenti, grazie ai quali poteva cambiare identità a seconda delle circostanze: una volta si spacciava per un facoltoso uomo d’affari americano, un’altra per uno sceicco arabo o per un ricco imprenditore europeo.
Giovedì scorso, G.B., 73 anni di Firenze e residente a Talamone, è stato però scoperto dagli uomini della Squadra Mobile ed è finito in manette.
Tutto nasce dalla segnalazione fatta alla Squadra Nautica di Talamone da parte di un’agenzia immobiliare a sud della provincia.
Da un po’ di tempo, un uomo era in trattativa per l’acquisto di un ristorante, chiuso da mesi, e per il quale era disposto a sborsare una considerevole somma di denaro.
E per dimostrare la sua elevata disponibilità economica, mostrava al titolare dell’agenzia mazzette di banconote di alto taglio e certificati di titoli di stato provenienti da paesi esotici, come Bahamas o Emirati Arabi.
La trattativa però stava andando per le lunghe perché l’uomo sosteneva di essere alla ricerca di soci per concludere l’affare.
Questo comportamento ha insospettito il proprietario dell’agenzia, che ha segnalato immediatamente lo strano comportamento dell’anziano alla Squadra Nautica della Polizia.
Gli agenti hanno immediatamente avvisato i colleghi della Squadra Mobile di Grosseto che hanno messo in moto le indagini.
Giovedì scorso, l’uomo si è presentato nuovamente all’agenzia, portando con sé una valigetta contenente mazzette da cinquecento euro ciascuna, avvolte in una fascetta della Banca Popolare di Novara, e alcuni certificati di titoli di stati esteri.
I poliziotti hanno bloccato l’uomo sulla strada di casa verso Talamone e, da un attento controllo della patente, rilasciata dal Principato di Monaco, hanno verificato che era stata contraffatta: la foto sul documento corrispondeva all’anziano, ma il nominativo apparteneva ad un imprenditore tedesco proprietario di un relais di lusso nel Principato.
Inoltre, anche l’assicurazione dell’auto era stata falsificata, così come i soldi contenuti all’interno della valigetta.
A quel punto, gli agenti sono andati a casa dell’uomo, un appartamento in affitto a Talamone, per compiere una perquisizione.
Una volta entrati nella sua abitazione, hanno scoperto una vera e propria fabbrica per contraffare ogni genere di documento.
Biglietti da visita grazie ai quali sosteneva di essere un facoltoso manager delle più importanti imprese internazionali, una serie di targhe di paesi esteri ed una italiana, timbri a secco con i quali poter autenticare in modo truffaldino titoli di stato esteri e numerose carte di identità con cui l’uomo poteva assumere le più svariate nazionalità e differenti generalità.
Inoltre, l’anziano aveva in casa anche due pistole: una Beretta in cui erano stati caricati 52 proiettili ed un Revolver caricato con 50 proiettili.
Da un successivo controllo, gli agenti hanno scoperto che le armi erano detenute illegalmente.
L’uomo possedeva anche una Mercedes, con targa inglese ed assicurazione fasulla, parcheggiata nei pressi del palazzo, che aveva ricevuto in comodato d’uso circa tre anni fa da una concessionaria lombarda.
L’anziano non aveva però restituito l’auto ed era stato denunciato per appropriazione indebita.
Dopo questa incredibile scoperta, l’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi ed una serie di reati: dalla simulazione di reato alla sostituzione di persona e al falso materiale passando per la ricettazione.
Stamani è stato convalidato l’arresto e il Gip di Grosseto ha disposto per l’uomo, già autore di piccoli reati per truffa negli anni scorsi, gli arresti domiciliari.
Attualmente, la Squadra Mobile sta accertando la tentata truffa ai danni dell’agenzia immobiliare, mentre la Polizia scientifica sta cercando di capire se dalle pistole in possesso all’anziano sia partito qualche colpo in passato.