Picchia con inaudita violenza i poliziotti che tentano di portarlo in Questura e finisce agli arresti domiciliari per resistenza, lesioni ed oltraggio a Pubblico Ufficiale.
E’ quanto accaduto ieri pomeriggio ad un cittadino rumeno, L.C.P. di 28 anni, che si trovava insieme ad altre quattro persone in centro a Grosseto.
Il gruppo aveva deciso di trascorrere il tempo a dare fastidio ai passanti, quando, sul posto è arrivata una volante della Polizia dopo che alcune persone, stanche delle continue e ripetute molestie, avevano chiamato il 113.
Mentre le forze dell’ordine provvedevano ad identificare i ragazzi, uno di essi iniziava ad offendere ripetutamente gli agenti.
A quel punto, i militari hanno deciso di accompagnare il giovane in questura, ma il ventinovenne continuava ad insultare ci poliziotti e si rendeva protagonista di atti di autolesionismo.
Gli uomini della Volante erano in difficoltà di fronte alla furia cieca del ragazzo, che non si placava neanche di fronte ai ripetuti inviti degli amici a calmarsi, e quindi, hanno chiamato in appoggio un’altra auto.
Con grande fatica, gli agenti sono riusciti a far salire in macchina il giovane, ma il tragitto fino alla Questura si è rivelato piuttosto turbolento.
Il rumeno, in pieno stato di agitazione, colpiva con violente testate l’abitacolo della macchina e, al momento di scendere, sferrava calci e pugni ai poliziotti.
Al termine della breve, ma dura colluttazione, il giovane veniva arrestato, mentre due agenti sono dovuti andare all’ospedale per farsi medicare a causa di alcune escoriazioni sul viso, sulle spalle e sulle braccia, per le quali sono stati giudicati guaribili nel giro di alcuni giorni.
Il ventinovenne ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della Questura e stamani è stato processato per direttissima.
Il giudice lo ha condannato ad otto mesi di reclusione da scontare agli arresti domiciliari.