Un ragazzo albanese di 20 anni, M,J,, operaio in una ditta di Grosseto e in possesso di un regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato giovedì scorso con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Le indagini che hanno portato in carcere il giovane risalgono allo scorso 17 agosto, quando al 118 arriva una richiesta di soccorso per un uomo finito in overdose a causa di un eccessivo consumo di cocaina.
A questo punto, scattano le indagini della Questura per risalire alla provenienza degli stupefacenti che hanno causato il ricovero del giovane.
Gli agenti scoprono che la cocaina era stata acquistata la sera precedente in un parcheggio di una discoteca della costa e, tramite una prima fase di accertamenti, focalizzano la propria attenzione su un cittadino albanese, principale sospettato di aver ceduto la cocaina che ha provocato l’overdose all’uomo.
Dopo una serie di appostamenti, giovedì scorso il giovane viene fermato dagli uomini della Questura in una via del centro cittadino, mentre sta prendendo accordi con un altro uomo per una cessione di stupefacenti da effettuare nei giorni seguenti.
I militari decidono quindi di perquisire l’abitazione dell’uomo.
All’interno della casa, vengono rinvenuti 25 involucri di cocaina, 23 di grandi dimensioni e 2 di piccola entità, già pronti allo spaccio, per un totale di circa 40 grammi di droga e un valore stimato di oltre tremila euro.
Inoltre, gli agenti trovano nell’appartamento anche un mazzetto di banconote della somma complessiva di 3.720 euro, frutto dell’attività di spaccio dell’albanese.
L’uomo poteva essere contattato dai potenziali clienti tramite un numero di cellulare, la cui scheda era intestata ad un cittadino africano, ed era solito vendere la droga all’interno di un parcheggio di una discoteca.
Dopo aver convalidato l’arresto, il Gip di Grosseto ha disposto gli arresti domiciliari per l’albanese.