Pubblichiamo integralmente il testo della lettera che ha accompagnato la raccolta firme contro la chiusura della Coop di via Rovetta.
L’idea della petizione per salvare il punto vendita di Barbanella è partita da Enzo Quartana, uno dei soci della cooperativa.
In poco meno di una settimana, le firme raccolte sono state 651 e appartengono tutte ai soci di Unicoop Tirreno.
La lettera è indirizzata al sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, e al presidente di Unicoop Tirreno, Marco Lami.
“I sottoscrittori di questa raccolta di firme intendono sensibilizzare il Sindaco del Comune di Grosseto ed il Presidente di Unicoop Tirreno sulla situazione critica che si è venuta a creare nel quartiere di Barbanella con la chiusura del punto vendita “InCoop” di Via Rovetta e sollecitano entrambi, per gli ambiti di loro competenza, ad adoperarsi con tutti i mezzi possibili affinché venga riaperto un punto vendita della Cooperativa di consumo nel quartiere.
Il negozio è stato per 44 anni il fulcro di un vero e proprio centro commerciale all’aperto, che si è sviluppato intorno al Piazzale Giusti, con servizi quali l’ufficio postale, la farmacia, la banca ed un vasto numero di negozi (il panificio, la macelleria, il fotografo, la ferramenta, la cartoleria, la lavanderia, ecc.); soprattutto la Cooperativa si è sempre distinta come centro di iniziative e attività di carattere culturale, informativo, solidale e ambientale, oltre a rappresentare un punto di incontro per moltissimi cittadini, soprattutto anziani, e presidio di sicurezza in un quartiere periferico.
“La Coop sei tu” non è solo uno slogan commerciale, ma esprime un’etica che va ben oltre questo limite. Ricordiamo solo alcuni dei progetti che si attuano attraversola Cooperativa:
– qualità attraverso il prodotto a marchio Coop, sinonimo di sicurezza e garanzie alimentari, bontà, e rispetto di codici etici e ambientali e ad un prezzo in media inferiore ad altri presenti sul mercato;
– sicurezza alimentare attraverso degustazioni guidate e spese simulate per aiutare i soci a fare la spesa in modo più consapevole;
– diffusione della cultura (Libri Randagi, con una piccola biblioteca che funzionava all’interno del negozio);
– educazione al consumo per le scuole con oltre 40 classi coinvolte a Grosseto e da ben 30 anni;
– tutela ambientale (sostegno a Festambiente, eliminazione degli shopper di plastica per primi);
– solidarietà (Buon Fine ossia la distribuzione dei prodotti non più vendibili, ma ancora buoni)
– divieto di vendita degli alcolici ai minori di 18 anni;
– adozioni a distanza e aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto;
– campagna “Vicino a noi” per il sostegno all’economia locale (acquisti diretti da fornitori del territorio);
– attenzione ai clienti affetti da celiachia con prodotti dedicati e utilizzo di buoni spesa per l’acquisto.
Non compete ai sottoscrittori entrare nel merito del problema che ha portato alla chiusura del negozio e rispettiamo ogni decisione che prenderanno Unicoop Tirreno e l’Amministrazione Comunale; al contempo, sottolineando l’importanza che tale negozio ha nella storia e nel tessuto sociale di questa comunità, portiamo con queste firme il nostro contributo ad una risoluzione positiva, auspicando che vorrete mettere in campo tutte le iniziative e tutte le soluzioni che permetteranno al quartiere di ritrovare il proprio centro vitale.”
In allegato alla lettera, sono riportate le firme dei soci Coop che hanno promosso l’iniziativa.