Padre e figlio di Sorano sono stati arrestati dai Carabinieri della locale stazione con l’accusa di coltivazione e detenzione di stupefacenti a fine di spaccio.
I due familiari erano finiti da diversi giorni sotto la lente di ingrandimento dei militari, che monitoravano anche gli spostamenti di diversi abitanti della piccola frazione dell’Elmo.
Proprio in occasione di uno di questi frequenti appostamenti, lunedì scorso i carabinieri hanno fermato un giovane di 22 anni, F.A., trovandolo in possesso di quasi un grammo di hashish, nascosto accuratamente nella tasca dei pantaloni.
Quindi, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo per effettuare un’ulteriore perquisizione nel podere di proprietà della famiglia.
All’arrivo dei carabinieri, il padre del giovane, F.A., 56 anni, si è allontanato in fretta nel tentativo di nascondere alla vista delle forze dell’ordine la coltivazione di marijuana presente nell’orto del podere.
Il gesto dell’uomo è risultato inutile, in quanto i carabinieri sono riusciti a scoprire la piantagione, sequestrando complessivamente 125 piante di canapa indiana, di lunghezza variabile da 20 a 120 centimetri, che avrebbero fruttato dalla lavorazione e dalla vendita una cospicua somma di denaro.
L’orto, servito da un rudimentale impianto di irrigazione, era stato coltivato in una porzione di terra nascosta del podere, in modo che potesse essere tenuto nascosto alla vista di eventuali ospiti della famiglia.
In seguito, i militari hanno effettuato una perquisizione anche all’interno dell’abitazione dei due uomini, in cui le forze dell’ordine hanno rinvenuto circa dieci grammi di marijuana, già essiccata e pronta per la vendita, e circa quaranta grammi di semi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione.
I carabinieri hanno quindi arrestato entrambi i familiari, che sono stati successivamente condotti alla Casa circondariale di Grosseto.
Questa mattina, il Gip del Tribunale di Grosseto ha convalidato l’arresto su richiesta del Pubblico Ministero Stefano Pizza, disponendo la scarcerazione dei due uomini in attesa di giudizio.