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Arriva a Grosseto il famoso documentario americano “Nastri Rosa SpA“.
Ottobre è un mese ormai dedicato da decenni al cancro al seno, nel quale si moltiplicano in modo esponenziale campagne, eventi e iniziative di ogni ordine e grado, alcune decisamente discutibili, che spesso niente hanno a che vedere con lo scopo della reale prevenzione e del dibattito serio rispetto a questa epidemia.
L’incontro, che si svolgerà sabato 27 ottobre, a Grosseto, alle 16, alla Palextra in piazza Lulli 10, sarà l’occasione di aggiungere altri sguardi, altre voci e soprattutto altri colori a quelli a cui siamo da anni abituati in questo mese.
L’ingresso è libero con prenotazione (contattare Daniela Fregosi all’indirizzo e-mail daniela.fregosi@gmail.com o al numero 333.5837472).
Nell’incontro verrà proiettato il famoso film-documentario americano “Pink Ribbons Inc.” (“Nastri Rosa SpA”), non ancora prodotto in Italia, che è stato sottotitolato gratuitamente da donne attiviste in italiano e spagnolo.
Il trailer è consultabile al link www.youtube.com/watch?v=S1YlGPagFgs.
Non essendo uscito nelle sale cinematografiche italiane, questo documentario è davvero una chicca e questa occasione di proiezione davvero unica visto i pochi casi presenti in tutta Italia.
Un film per chi?
“E’ un’occasione che merita davvero e che può interessare sia le donne che hanno incontrato il cancro al seno, i loro familiari ed amici, ma anche le donne in genere, perché il tumore al seno stimola riflessioni su temi assai “caldi” e attualissimi: l’essere donna, la strumentalizzazione del corpo femminile, le varie forme di violenza sulle donne (in questo film ne scopriremo alcune davvero sottili), la femminilità, il fenomeno della sessualizzazione del cancro al seno, il business che viene fatto sulle donne, ecc… Si potranno scoprire un sacco di cose sconosciute, compresa la vera storia del fiocco rosa che è diventato il simbolo della lotta contro il cancro al seno – dichiara Daniela Fregosi, in arte Afrodite K –. Tornerete a casa con un’altra verità? Direi proprio di no. La verità in tasca non ce l’ha nessuno, su nessuna cosa. Di certo questo film vi offrirà nuove informazioni e nuovi modi di guardare ad un fenomeno purtroppo in grandissimo aumento, ampliando il vostro sguardo e aggiungendo altre opinioni a quelle che già avete“.
“Per le mamme con figli piccoli che desiderino partecipare, ma che abbiano bisogno di organizzarsi con i loro bambini, verrà organizzato, su richiesta, un servizio di baby sitting nella stanza accanto – continua Daniela Fregosi -. Chi ne ha bisogno, lo richieda quando si prenota per partecipare“.
La storia del film
Il documentario si ispira al libro “Pink Ribbons Inc. Breast Cancer and the Politics of Philanthropy” di Samantha King (uscito nel 2006 e mai tradotto in italiano). Ravida Din, il produttore di Nfb, è una sopravvissuta al cancro al seno che aveva letto il libro di Samantha King e nel 2001 l’articolo di Barbara Ehrenreich “Welcome to Cancerland” su Harper Magazine: “Inizialmente ero affascinata dal contesto economico e storico del mondo della filantropia – ha detto -. La domanda che mi ha incuriosito è stata come siamo arrivati a questo tipo di cultura del cancro al seno che privilegia lo shopping come soluzione invece di arrabbiarsi e chiedere il cambiamento?“.
Dopo aver sviluppato uno schema per il progetto con l’aiuto delle sceneggiatrici Nancy Guerin e Patricia Kearns, Ravida Din ha iniziato a cercare il regista giusto, ed ha deciso di proporre la cosa a Léa Pool.
