Home Attualità “Street’s education”: riqualificato il piazzale De Amicis con giochi ideati dai bambini

“Street’s education”: riqualificato il piazzale De Amicis con giochi ideati dai bambini

Uno dei disegni è realizzato su un bozzetto di Emma Baldi, giovane grossetana prematuramente scomparsa

di Redazione
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Grosseto. Recuperare luoghi della città per tornare a viverli insieme, promuovendo forme di socializzazione sana e adatte a tutte l’età. È con questo scopo che si è svolta questa mattina una nuova azione del progetto “Street’s education: creatività urbana tra rigenerazione e riqualificazione“, promosso dal Comune di Grosseto e realizzato dal Coeso Società della salute con il contributo del Consiglio regionale della Toscana.

I giochi in piazza

In piazzale De Amicis, a Barbanella, infatti, gli alunni degli istituti comprensivi della città di Grosseto hanno realizzato, con l’associazione “Start -Open your eyes” e il supporto degli studenti dell’istituto professionale servizi sanità e assistenza sociale del “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto e dei componenti dello staff intergenerazionale del progetto “Street’s rooms”, giochi in piazza da loro ideati.

E uno dei disegni che da oggi abbellisce il piazzale De Amicis è stato realizzato su un bozzetto di Emma Baldi, giovane grossetana, prematuramente scomparsa, che ha fatto parte dello staff intergenerazionale del progetto: a lei è dedicato il lavoro di riqualificazione della piazza.

“Continua l’impegno del Comune per la riqualificazione urbana tramite ‘Street’s education’: il progetto che, oltre a stimolare l’immaginazione e la creatività, avvicina i nostri ragazzi al mondo del sociale – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al sociale Sara Minozzi -. La nostra amministrazione si impegna quotidianamente nel promuovere iniziative di riqualificazione urbana, così che i luoghi pubblici diventino spazi per incontrarsi e vivere in maniera sana, a qualsiasi età.”

Dopo la riqualificazione dello skate park e la creazione del murales ispirato all’arte etrusca al Parco Ombrone, ecco un’altra azione del progetto che unisce la riqualificazione di aree cittadine a un progetto di tipo sociale, che si ispira alla metodologia della città educante.

“Questo progetto – commenta Elisabetta Mori, responsabile dell’unità funzionale servizi socio-assistenziali del Coeso Società della Salute – mette al centro gli interessi e le proposte dei ragazzi, che diventano protagonisti nella riqualificazione della città: in questo modo si fortifica il senso di appartenenza, la riscoperta di luoghi comuni da vivere insieme nel rispetto e lo si fa anche in un’ottica di prevenzione dei comportamenti devianti”.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la responsabile pedagogica del progetto per il Coeso, Francesca Pantalei, scrivendo a francescapantalei@libero.it.

Nelle foto: il disegno di Emma Baldi; alcuni momenti di gioco; da sinistra Elisabetta Mori, il sindaco di Grosseto e l’assessore Minozzi.

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