Home Attualità “Incontri al Caffè”: alla Versiliana ancora protagonista la Massoneria

“Incontri al Caffè”: alla Versiliana ancora protagonista la Massoneria

Storia, valori e principi al servizio dell’uomo del nostro tempo

di Redazione
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Sabato 22 luglio, nella prestigiosa cornice del festival della Versiliana (Marina di Pietrasanta, alle 18,30) nell’ambito dello spazio “Incontri al Caffè”, Luciano Romoli, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Alam, dialogherà con Fulvio Conti, professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Firenze, sul tema: “Principi e valori massonici, ieri come oggi, un patrimonio al servizio dell’uomo”.

Paolo Di Lorenzo, giornalista e conduttore del TG5, sarà il moderatore di un confronto che segnerà una nuova tappa (dopo il successo di interesse e di pubblico registrato lo scorso anno) di un’”operazione verità” finalizzata a far conoscere il vero volto e i principi autentici di un’istituzione che ha attraversato i secoli, battendosi per le libertà fondamentali, i diritti dell’uomo il rispetto delle diversità. Le autorità civili e politiche del territorio hanno annunciato la loro presenza, accogliendo l’invito della Gran Loggia d’Italia degli Alam volto alla creazione di una fattiva collaborazione con i rappresentanti delle istituzioni.

“Il lavoro, la pari dignità, la civiltà del diritto, il senso del dovere, lo spirito di comunità, il bisogno di un neoumanesimo, la spinta verso il cosmopolitismo e il superamento delle barriere, sono valori indefettibili per chi vive la fratellanza massonica, e lo sono da sempre – spiega il Gran Maestro Luciano Romoli. Nel prossimo dibattito parleremo dei fondamenti, di un impegno che ha per noi radici antiche, ma anche un forte ancoraggio con l’attualità. La Massoneria deve maturare la piena consapevolezza di rappresentare un nucleo di valore spirituale in questo cambiamento d’epoca che ha bisogno di assoluto. Su questioni come la guerra in Ucraina, la giustizia, i diritti civili, la Massoneria può essere una bussola in un mondo disorientato dalla crisi, che è prima di tutto una crisi di pensiero. Nostro compito è difendere gli istituti della democrazia che appaiono sotto scacco, a tutte le latitudini, minacciati da diseguaglianze crescenti, dal diffondersi della povertà e da forme striscianti di razzismo”.

Essere protagonisti nella costruzione di un sano patriottismo repubblicano e costituzionale, scevro da ideologie, fondato sulla crescita dell’uomo, sfidare il pensiero unico, sono le questioni che più stanno a cuore al Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Alam, Luciano Romoli, e che qualificano l’identità dei massoni nella contemporaneità.

Sono le fasce giovanili che chiedono risposte di senso. “Non possiamo rimanere schiacciati sul presente ignorando questa richiesta – commenta Fulvio Conti, che ha dedicato alla Massoneria molti anni di studio e numerosi scritti tradotti in tutto il mondo -. Le idee difese e portate avanti con coraggio dalla Massoneria sono ancora quelli della grande tradizione del pensiero illuministico: tolleranza, relativismo, fede nel progresso della ricerca e della conoscenza, uguaglianza e libertà. Specie se applicata al campo della religione, in un mondo come quello occidentale, che stanno diventando sempre più multietniche e multireligiose, l’idea massonica della tolleranza, del relativismo, del diritto di cittadinanza per ogni fede o credo religioso potrebbe disinnescare molti elementi di tensione che sono all’origine di tanti conflitti della contemporaneità”.

“E’ la conoscenza la sola medicina che può curarci dal pregiudizio. Farò delle domande scomode – conclude Paolo Di Lorenzoallo scopo di far comprendere con un linguaggio il più possibile divulgativo cosa vuol dire far parte di un’organizzazione che ha avuto tra gli iscritti personaggi statisti, intellettuali, che hanno operato alla luce del sole per migliorare l’uomo e il contesto socio-ambientale. Qualsiasi grande storia può avere un incidente di percorso, pensiamo alla vicenda della P2 o al delicato rapporto tra massoneria e Chiesa cattolica, fatti ed eventi che tanta ambiguità e confusione hanno generato. È venuto il momento di ristabilire una lettura oggettiva, per recuperare quella visione di insieme che può svelare la ricchezza di riti, tradizioni e saperi, che correttamente interpretati, possono farci da guida nel cammino di crescita verso il futuro”.

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