Grosseto. “Purtroppo dobbiamo costatare che non vi è alcuna volontà di fare ripartire il centro storico, anche perché molti imprenditori vedono il centro storico come una ‘zona morta’ sia sul piano economico sia come una roccaforte pressoché inaccessibile sul piano delle affluenze, anche per via delle barriere architettoniche, ma non solo”.
A dichiararlo è Giovanni Di Meo, attivista politico della sinistra radicale e cotitolare di una piccola pizzeria in centro storico a Grosseto.
“Sicuramente influisce moltissimo il parcheggio a pagamento: già è difficile trovare posto, poi il fatto che si debba pagare, seppur meno di 1 euro all’ora, funge inevitabilmente da deterrente all’ affluenza al centro storico – spiega Di Meo –. Quindi dobbiamo, come imprenditori e come politica, affrontare la questione del centro storico come un problema da risolvere e studiare delle soluzioni, evitando però di spendere soldi, perché già oberati dalle spese mensili per tasse e materie prime“.
“Ad esempio, ci potrebbero essere eventi in cui non vi sia il parcheggio a pagamento, per aumentare la fruizione. Soprattutto si deve provare a fare il parcheggio gratuito nel weekend. Io gestisco anche una pizzeria, ma non amo parlare della concorrenza tra pizzerie, perché basterebbero alcuni eventi organizzati dal Comune o da alcune associazioni per farci lavorare tutti. Per i fondi sfitti si potrebbe pensare a modalità di fruizione dei medesimi, coinvolgendo i proprietari e dando loro delle opportunità di valorizzazione di quei fondi. A Grosseto, più che in altre città, esiste una ‘questione centro storico’ – termina Di Meo -. Ma gli eventi e le soluzioni debbono assolutamente emergere, pena la chiusura definitiva del centro storico ed il suo abbandono ad antico rudere in putrescenza”.