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In previsione di una nuova fase di gestione per riqualificare le attività e l’immobile della “Casa del Popolo”, l’assemblea dei soci ha eletto il nuovo consiglio direttivo del circolo Arcinprogress di Bagno di Gavorrano, composto da 26 membri, di cui 13 uomini e 13 donne: Simone Ferretti, Stefano Bogi, Piero Bettaccini, Leonardo Cambri, Marco Masini, Alessandro Fabbrizzi, William Capra, Mauro Giusti, Marco Spadavecchia, Ettore Rossi, Matteo Serafini, Vitaliano Castelli, Giulio Querci, Caterina Marisca, Selene Palazzini, Laura Galli, Monica Gemignani, Michela Galeotti, Roberta Faucci, Gemma Lonzi, Simona Finetti, Laura Chiarello, Sandra Cozzitorto, Barbara Sandrucci, Maira Benelli e Carolina Cheleschi.
Presidente è stato riconfermato Alessandro Fabbrizzi, mentre la vicepresidente è Michela Galeotti. Inoltre sono stati affidati i seguenti incarichi: tesoriere/segretario Marco Masini, responsabile del tesseramento Piero Bettaccini, responsabile dell’organizzazione della struttura Mauro Giusti e responsabili della comunicazione saranno Caterina Marisca e Carolina Cheleschi.
Una storia lunga 50 anni
L’inaugurazione della Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano è avvenuta il 23 settembre 1973 ed è intitolata ad Arnaldo Senesi, popolare sindaco di Gavorrano. La sua nascita è frutto di una straordinaria stagione di impegno collettivo promossa dall’allora sezione del Pci.
“Da molti anni non riesce più ad essere luogo di aggregazione sociale e la pandemia non ha fatto altro che accelerare questo processo – si legge in una nota di Arcinprogress -. Allo stesso tempo però c’è la consapevolezza che niente di tutto ciò è ineluttabile e che è possibile cambiare lo stato delle cose se proviamo a ripartire con un progetto veramente nuovo, condiviso e inclusivo“.
Il ruolo di Arcinprogress
In Toscana, il legame fra i circoli Arci e le case del popolo è inscindibile e per Arcinprogress la relazione affettiva con questo luogo, ricco di storie di generosità e di passioni civili, ha fatto scattare la voglia di agire concretamente per superare l’abbandono e l’incuria.
“L’idea di fondo è quella di far diventare la Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano il luogo nel quale si incontrano volontariato sociale e culturale per dare risposta ai nuovi bisogni di inclusione, di promozione di cittadinanza attiva, di benessere e di coesione sociale della nostra comunità, nel rispetto di valori fondanti per una convivenza civile – continua il comunicato -. Un progetto che passerà attraverso l’apertura di due ‘cantieri’: parallelamente allo sviluppo del cantiere ‘fisico’, che si occuperà della riqualificazione dell’immobile e che sarà finanziato dalla proprietà dell’immobile (Associazione la Quercia) , Arcinprogress attiverà un percorso partecipato per definire una strategia condivisa sul ruolo futuro della nuova Casa del Popolo, partendo da un’analisi dei bisogni e dalle problematiche che la pandemia ha fatto emergere. Un vero e proprio ‘cantiere sociale’”.