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Quelli delle carte da gioco francesi sono senza ombra di dubbio i mazzi più diffusi e venduti tra cartolerie ed edicola. Si tratta delle carte più note e forse più duttili in assoluto, in quanto consentono di praticare svariati giochi e all’occorrenza persino quelli studiati per mazzi diversi, semplicemente rimuovendo le specifiche carte che non erano presenti in questi ultimi. Il poker e il burraco, passando per il rubamazzetto, sono solo alcuni dei passatempi possibili con queste carte. Non sorprende, dunque, se il gioco attecchisce anche in zone di provincia. Il costo delle carte francesi è sempre stato contenuto e probabilmente anche questo ha contribuito alla loro divulgazione, trattandosi di materiale di uso popolare.
Semi delle carte da gioco francesi
Le carte da gioco francesi da stampare si distinguono per la presenza di 4 semi, ognuno dei quali compare su 13 carte. Cuori e quadri sono i semi rossi e picche e fiori sono i semi carte da gioco francesi neri. In pochi, però, sanno come si è arrivati effettivamente alla formazione di un mazzo da 52 carte. Sembra che già 1.000 anni fa, in Cina, circolassero dei mazzi di carte strutturate in questa maniera, ma altre fonti vogliono che le carte francesi derivino da alcune tessere impiegate invece tra gli egiziani. Anche carte relative alle figure sono associate a dei semi, pertanto si possono incontrare un jack di picche o un re di cuori. Una seconda curiosità sulle origini delle carte riguarda l’aggiunta dei jolly, che sono stati inventati solo in un secondo momento in America.
Ai jolly possono essere attribuiti i valori di altre carte, alle quali i jolly stessi si sostituiscono. In giochi come il burraco, una volta ottenuta la carta della quale il jolly faceva le veci, il jolly può essere tranquillamente spostato per assumere il valore di un’altra carta ancora. Non mancano i contro, però: nella scala 40, ad esempio, chi riceve un jolly e non riesce a sfruttarlo nell’arco del turno, ritrovandoselo in mano alla fine, perde parecchi punti. Va da sé che una quantità così ingente di carte ha alimentato nel giro di pochi anni anche un aspetto legato al puro collezionismo. Chi non ha mai provato a costruire un castello di carte, magari da bambino o semplicemente per passare il tempo in spiaggia? C’è chi ne ha fatto ben più di un hobby come tale Bryan Berg, che ha firmato il record per il castello di carte più grande di sempre. Tra le sue operare c’è anche una riproposizione del famoso hotel Venetian, lunga più di 10 metri.
Carte francesi dei giochi sul computer: dal solitario alle citazioni sul web
Da qualche anno a questa parte l’insieme di carte francesi giochi è al centro di una vera e propria concorrenza con tutte le altre attrazioni tipiche delle piattaforme ludiche. Negli anni ’90 ci si accontentava del solitario inserito di default nel sistema operativo del pc, oggi a riempire i palinsesti sono principalmente le slot, riproduzioni più o meno fedeli delle classiche macchinette da bar. Molti giochi possono essere testati gratuitamente e la lista delle slot senza deposito si sta allungando notevolmente. Alcune slot citano o coinvolgono comunque anche le stesse carte francesi. E pensare che queste ultime fecero la loro apparizione sui computer semplicemente perché il solitario doveva servire a prendere dimestichezza con i movimenti del mouse… Alla fine le carte hanno iniziato col circolare in giro per il mondo proprio con una velocità paragonabile proprio a quella dei rulli di una slot. Curiosamente, gli utenti delle macchinette virtuali sono molti di più di chi pratica i tradizionali giochi di carte.
Carte da gioco francesi da stampare: simboli e figure
Ciò che viene raffigurato sul fronte delle carte non è mai stato scelto a caso, ma rappresenta anzi simboli o significati storici o folkloristici. La quinta e ultima curiosità riguarda proprio questo: a quanto pare, alcuni dei re presenti tra le carte francesi sarebbero ispirati a personaggi come Alessandro Magno. Intorno a questi particolari sono sorte negli anni delle vere e proprie leggende metropolitane, per cui si è parlato a lungo di verosimili somiglianze con figure che in realtà non avevano niente a che fare con le carte. Ancora oggi, non sono del tutto chiare le fonti di ispirazione che hanno portato alla creazione delle varie carte.
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