“Dopo mesi di trattative da parte di Fand e Fish, le due più significative federazioni associative per le persone disabili, l’8 marzo i Ministri Speranza e Stefani hanno incluso nelle direttive dei piani vaccinali le persone disabili gravi ed i loro caregiver“.
A dichiararlo è Luciana Pericci, coordinatrice della Consulta per la disabilità del Comune di Grosseto.
“Le condizioni di incertezza, la disomogeneità, i ritardi, le divisioni in base a categorie e a patologie discriminanti, l’esclusione dei familiari e degli assistenti, avevano provocato confusione, ansie e malumori generalizzati, con grave pregiudizio per la salute delle persone disabili, già in stato precario personale, psicologico e sociale – continua Pericci –. Saranno sottoposti alla priorità le perone in stato di gravità, secondo la Legge 104/ 92, articolo 3, comma 3. Opportuna decisione per colmare un grave stato confusionale, non considerante le pesanti ripercussioni a livello sanitario e sociale, oltre personale e familiare. Se una persona disabile si ammalasse di covid, sopraggiungerebbero problemi di assistenza domiciliare e, in caso di ricovero, se si ammalassero i caregiver il sistema non sarebbe in grado di provvedere nell’immediato”.
“Le persone disabili e i loro familiari hanno già pagato, e continuano, un caro prezzo in questa pandemia. Le regole imposte hanno sospeso molti servizi, la Dad ha fatto rilevare inappropriatezze e lacune didattiche. Sono aumentati nervosismi, aggressività, regressioni relazionali. Inoltre, va considerata la difficoltà, per diverse tipologie della disabilità, nell’osservanza delle misure di contenimento del contagio e il cambiamento dei relativi ritmi di vita – termina Pericci -. Crediamo sia indispensabile una tempestiva presa d’atto delle direttive emanate. Facciamo appello ai responsabili del piano vaccinale locale di inserire e coordinare, quanto prima, la somministrazione prioritaria del vaccino a tutti i soggetti in stato di gravità ed ai loro assistenti”.