«E’ un filmato forte e veritiero, la realtà è anche peggiore e il nostro intento è quello di far avvicinare le donne vittime di violenza alle forze di Polizia perché, come si evince anche dal video, molte donne tendono a tenere dentro di sé ciò che succede loro». Con queste parole il Questore di Grosseto Massimo Zanni ha descritto il video realizzato dalla Questura di Grosseto, che ha una durata di 10 minuti circa, intitolato “Un soffio sulle ali della libertà”, realizzato nell’ambito del progetto “Dare voce al silenzio”.
Il più delle volte, i frammenti di storia narrati da chi subisce violenze vedono la vittima imparare nel tempo a “sopportare” eventi orribili, iniziando così a soffrire di problemi psicologici che la spingono alla chiusura e ad una riduzione drastica dell’autostima, ad un atteggiamento eccessivamente critico verso se stessa e ad una costante insoddisfazione delle proprie qualità.
Da queste considerazioni, grazie alla fattiva collaborazione fra la Polizia di Stato – Ufficio Relazioni con il Pubblico presso l’Ufficio di Gabinetto della Questura di Grosseto, Luca Serafini, cittadino grossetano appassionato di fotografia, e Marco Buzzetti, maestro di Ju-Jitsu ed insegnante di tecniche di difesa personale, ha preso spunto l’idea di promuovere un’iniziativa in favore delle vittime di violenza di genere.
L’iniziativa ha ottenuto il contributo fattivo alla stesura di un vero e proprio progetto, denominato “Dare Voce al Silenzio”, che ha trovato la propria realizzazione in un cortometraggio: in questo filmato, gli scatti fotografici realizzati da Luca Serafini, che vedono protagonisti anche operatori della Polizia di Stato, riproducono il drammatico cammino percorso dalla vittima, narrato dalla voce della pedagogista clinica Manuela Bracciali (impegnata nei percorsi di recupero delle vittime di maltrattamenti), dal momento della violenza fino alla libertà riconquistata con la denuncia.
Evidenziando gli stati emotivi delle vittime, tenta di portare alla luce ciò che di più oscuro e di orribile si cela nell’animo di chi ogni giorno subisce violenze, per farlo giungere alla piena consapevolezza: proprio questa darà alla vittima il coraggio di agire, rendendola obiettiva e capace di giudicare chi di lei sta abusando, recuperando la piena fiducia in se stessa anche attraverso il sostegno degli operatori della Polizia di Stato.