Il tema italiano delle Giornate europee del patrimonio 2022, “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”, riprende e amplia lo slogan europeo “Sustainable Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, e lo amplia con una riflessione sul patrimonio culturale come eredità per le generazioni future.
Nel declinare il tema al territorio grossetano, il primo pensiero in merito al patrimonio sostenibile va certamente alla necessità di conservare la biodiversità che così spiccatamente caratterizza la Maremma e alla altrettanto importante attività di fruizione, anche a scopo turistico, di questa ricca terra. I due punti conservazione-fruizione non devono necessariamente trovarsi contrapposti ed è qui che entra in gioco il concetto di sostenibilità.
L’Archivio di Stato per questa occasione propone un approfondimento storico-documentario di una tra le diverse peculiarità naturali di eccellenza della provincia, le “zone umide”, ossia i “paduli”. L’iniziativa è in programma sabato 24 settembre, alle 10.30.
Si tratta di ambienti naturali in cui l’acqua si mescola al terreno, in un insieme quasi indistinguibile e senza soluzione di continuità. In passato queste zone sono state parzialmente prosciugate, o almeno si è tentato di farlo, al fine di renderle abitabili o coltivabili, oggi costituiscono invece aree protette da tutelare e conservare.
L’itinerario consentirà al pubblico di ripercorrere attraverso disegni, relazioni, perizie e cause legali, alcuni momenti della storia del difficile rapporto uomo-natura nei “paduli”, oggi inseriti nella Convenzione di Ramsar, il Padule di Scarlino, il Padule di Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia), il Padule della Trappola alla foce dell’Ombrone, la laguna di Orbetello, il lago di Burano (Capalbio).
Modalità di accesso e contatti
La prenotazione è obbligatoria e potrà essere effettuata a partire da giovedì 22 settembre e fino ad esaurimento dei posti disponibili (massimo 25 persone):
- tramite telefono, al numero 0564.24576;
- tramite e-mail all’indirizzo as-gr.salastudio@cultura.gov.it, indicando il numero e i nomi dei richiedenti.
L’avvenuta prenotazione sarà confermata da una e-mail di risposta dell’Archivio.
I visitatori sono invitati ad indossare mascherina propria e all’igienizzazione delle mani con gel messo a disposizione dall’Archivio. All’interno della sala sarà garantito il mantenimento della distanza interpersonale di sicurezza dagli altri partecipanti e dal personale dell’Istituto.