C’è un unico partecipante italiano al primo meeting del progetto europeo sulla citizen science in corso – fino a venerdì 13 settembre – a Vilnius, in Lituania, e arriva da Grosseto. È Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma.
La struttura museale gestita da Fondazione Grosseto Cultura si conferma un’eccellenza internazionale assoluta in materia di citizen science, la scienza partecipata dai cittadini: oltre ad essere tra i pochi musei nazionali a rappresentare l’Italia nell’Ecsa (l’European citizen science association), con il direttore Sforzi membro del direttivo, la struttura museale è destinata ad acquisire ancora maggiore autorità in ambito nazionale e internazionale con questo nuovo progetto (http://eu-citizen.science), cominciato sei mesi fa e destinato a durare tre anni.
«Si tratta di un progetto finanziato dai bandi comunitari di Ricerca e innovazione Horizon 2020 – spiega Andrea Sforzi – e mette insieme Paesi ed istituzioni di tutta Europa con l’obiettivo di lavorare a standard unici europei in materia di citizen science: ad esempio, la creazione di un unico portale e l’introduzione degli stessi sistemi di valutazione. Con il Museo di storia naturale della Maremma siamo gli unici partecipanti per l’Italia, mentre altri Paesi partecipano talvolta con partner diversi, e abbiamo un ruolo decisamente importante».
Il meeting è il primo incontro che vede la partecipazione di tutti i partner del progetto al gran completo e all’ordine del giorno c’è il punto della situazione sul lavoro fatto e quello ancora da fare. «Ognuno dei soggetti coinvolti partecipa a questo progetto in base a un piano ben preciso, sviluppando pacchetti di lavoro su temi diversi, dagli strumenti di azione alla comunicazione – spiega ancora Andrea Sforzi – e tra i compiti del nostro Museo c’è quello di seguire i vari work packaging per suggerire modifiche e adeguamenti. In seguito, dovremo diffondere i risultati del progetto nel nostro territorio nazionale di riferimento, cioè l’Italia. Ad esempio, abbiamo suggerito che la piattaforma sia multilingue, in modo che possa essere compresa e fruita dal maggior numero possibile di persone».
Intanto il ruolo e il prestigio del Museo di storia naturale della Maremma si rafforzano. Con prospettive decisamente importanti all’orizzonte. «In questi tre anni – annuncia il direttore Andrea Sforzi – potremmo ospitare un meeting nazionale o magari internazionale a Grosseto, se riusciremo a trovare i fondi per finanziarlo. Di sicuro, nell’immediato, la ricaduta più generale sta nel rafforzamento del ruolo del nostro Museo come punto di riferimento nazionale ed europeo, in rappresentanza dell’Italia, nella disciplina della citizen science».