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Randagismo, 36 cani trasferiti da Magliano all’Enpa di Pistoia: 11 sono stati adottati

di Redazione
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Ad inizio ottobre sono stati trasferiti 36 cani del Comune di Magliano in Toscana verso il rifugio Enpa a Pistoia. I cani provenivano dal canile Dog Farm di Ribolla, che ha gestito il servizio, ininterrottamente, dal 2007 al 2017.

“Il primo mese è stato necessario eseguire tutta la sanità di base e di diagnostica, in quanto i cani avevano, nella maggior parte dei casi, solamente il vaccino – si legge in un comunicato della sezione di Pistoia dell’Enpa -. Sono stati quindi monitorati per filaria, erlichia e leismania, erogando le giuste profilassi e le cure nei cani con patologie riscontrate alla visita di primo ingresso. Sotto il profilo comportamentale molto è stato il lavoro svolto e che è tuttora in corso. Il lavoro dell’educatore cinofilo ha evidenziato, infatti, che nessun cane era ​completamente sereno con gli esseri umani e che tutti erano accomunati da caratteristiche di insicurezza e comportamenti di tipo sottomissivo. Molti di loro non erano abituati al guinzaglio“.

“Questo era fin dall’inizio il nostro progetto di servizio: ovvero dare visibilità, cure e ascolto per offrire, ad ognuno di loro, ogni possibile prospettiva di adozione, grazie anche alla pagina Facebook della sezione di Pistoia e alla cittadinanza, che frequenta giornalmente il rifugio – continua la nota -. Il risultato più tangibile del lavoro che è stato profuso nell’attuazione del progetto è costituito dal fatto che, ad oggi, ben 11 dei 36 cani che sono stati trasferiti ad ottobre, circa il 30%, hanno già trovato famiglia”.

“Il servizio erogato da Enpa, attivo dallo scorso ottobre, si sta ulteriormente perfezionando anche attraverso la messa a disposizione di due box collocati presso la resede del Comune, in modo da dare, in tempo reale, una risposta all’esigenza di porre in sicurezza i cani che il cittadino segnala o trova sul territorio comunale – termina il comunicato -. Un’esperienza, questa, che alcune amministrazioni hanno già intrapreso e che può risolvere, ad esempio, il problema della restituzione ai proprietari dei cani identificati a ‘km zero‘”.

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