La Giornata nazionale del trekking urbano sbarca a Grosseto, dove l’amministrazione comunale anche quest’anno ha deciso di aderire all’iniziativa in programma martedì 31 ottobre.
Sono stati individuati percorsi insoliti e bellezze storico-artistiche poco note della città e del territorio.
Seguendo il tema di quest’anno, “A passo di trekking tra misteri e leggende”, il Tino di Moscona, quale monumento ancora in gran parte da scoprire e ricco di misteri, è stato individuato come luogo adatto sul quale concentrare l’attenzione di questa edizione del trekking urbano.
Un luogo che abbraccia un buon numero di argomenti: il mistero della costruzione del Tino, la sua particolare forma, l’abbandono di Roselle, le origini di Grosseto, il castellare bizantino, la Montecurliano medievale, l’uso etrusco di rappresentare i bovini, la leggenda del Vitello d’Oro, le affinità geografiche con i luoghi biblici, la presenza di animali bradi.
Il percorso di trekking “Grossito e la leggenda del vitello d’oro” è stato organizzato in collaborazione con la Tenuta il Poggione. Il programma completo è inserito nel cartellone della Giornata nazionale del trekking urbano ed è disponibile anche all’Info Point di corso Carducci.
Il trekking è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria, e sarà supportato dalle spiegazioni di guide archeologiche e ambientali della CoopEra. La partenza è prevista con mezzo pubblico, ma non esclude che il luogo di ritrovo in località Casette di Mota possa essere raggiunto con mezzi propri. Si consigliano scarpe e abbigliamento adeguato.
Grossito e la leggenda del vitello d’oro
Il Tino di Moscona o rocca del castello di Montecurliano, una fortificazione circolare d’altura con resti di un abitato medievale cinto da mura, era il luogo nel quale i conti Aldobrandeschi progettarono di edificare la Civitas Grossito dopo l’abbandono di Rusellae. Qui si narra che ignote grotte portassero alla pianura, nascondendo tra gli anfratti un misterioso tesoro costituito da un vitello d’oro. Sacra già agli Etruschi, la divinità vitello-toro, sulla cui protezione facevano sicuro affidamento anche le genti della Diocesi di Roselle, come testimoniato da corredi tombali e dal sincretismo religioso, nonchè dalla presenza in loco di bovini bradi discendenti dal Bos Silvestris, assurge a idolo simbolico protettivo dello spostamento della gens rosellana verso la pianura lacustre nel nuovo Castrum in loco Grossito. Un bizzarro intreccio di analogie scaturite dai racconti biblici, che rimandano all’Esodo, alle affinità geografiche dei luoghi narrati e al bovino adorato come salvatore degli Ebrei.
Tempo di percorrenza: 3-3.30 ore circa
Lunghezza: km.3 a piedi in salita ad una quota di 317 metri s.l.m.
Difficoltà: media
Punto di partenza: fermata bus via Ximenes – Trasporto gratuito
Orario di partenza delle visita guidata: ore 9.30 Grosseto
Prenotazione obbligatoria: info@coop-era.it; tel. 333.8412818
Per informazioni: Comune di Grosseto – Ufficio Turismo – Tel. 0564.488573/825; www.turismogrosseto.it; turismogrosseto@comune.grosseto.it; info@grossetoturismo.it; http://www.trekkingurbano.info/trekking-urbano-itinerari-2017/