Home GrossetoAmbiente Grosseto Tracciabilità dei rifiuti, Rete Imprese Grosseto: “Il nuovo bando rischia di riproporre la soluzione precedente”

Tracciabilità dei rifiuti, Rete Imprese Grosseto: “Il nuovo bando rischia di riproporre la soluzione precedente”

di Redazione
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Un capitolato di 260 Milioni di euro, che ha per oggetto la piattaforma già esistente e si basa sull’attuale impianto normativo. Queste le principali preoccupazioni di Rete Imprese Italia, che Rete Imprese Grosseto condivide e rilancia, rispetto al bando di pre qualifica SISTRI appena pubblicato da CONSIP:

Abbiamo sostenuto per mesi che se non si fosse intervenuti per tempo sulla normativa rimuovendo tutte le numerose e contraddittorie norme del SISTRI, il nuovo bando non sarebbe stato che una brutta replica del precedente sistema – si legge in una nota di Rete Imprese Grosseto – . Le preoccupazioni manifestate da Rete Imprese, purtroppo, sembrano tutte confermate da una prima lettura del bando: costi ancora insostenibili per le imprese a cui si accompagnano (repetita iuvant) tecnologie obsolete e probabilmente malfunzionanti.

L’unica ‘concession’ ottenuta, un impegno generico (in un futuro imprecisato) sulla sua evoluzione secondo criteri non meglio definiti e che nemmeno rispecchiano gli aspetti positivi messi in consultazione – vedi il superamento dei dispositivi hardware del SISTRI (chiavette e black box) – è stata accompagnata da due certezze: una tempistica che lascia intravedere una gara per “pochi” e la consapevolezza che le imprese interessate, ancora per molto tempo, potrebbero essere costrette a misurarsi con l’attuale SISTRI e soprattutto con i suoi costi.

E tutte le rassicurazioni ricevute sul superamento del SISTRI e sulla realizzazione di un progetto nuovo in grado di tracciare i rifiuti in maniera efficace ed efficiente? Sciolte come neve al sole; di tutto questo, infatti, nella gara non si vede traccia.

La via che è stata intrapresa, di conseguenza, non solo è inaccettabile ma è anche fortemente pericolosa (per la competitività delle nostre imprese e per la stessa tutela dell’ambiente).

Ancor più inaccettabile il riferimento relativo al recepimento delle indicazioni emerse dalla consultazione pubblica indetta da Consip nello scorso mese di aprile e rivolta alle organizzazioni rappresentative delle categorie di soggetti utenti del  Sistri. Le indicazioni più volte espresse e contenute nei documenti ufficiali presentati, infatti, tracciavano ben altro percorso.

Tutto ciò premesso, Rete Imprese chiede al governo di far chiarezza sulle scelte che si andranno a prendere su un tema tanto delicato, considerando che anche i recenti interventi Parlamentari e, in particolare, gli impegni contenuti nella risoluzione a prima firma dell’On.le Carrescia, andavano in una diversa direzione”.

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