Con il sostegno di cinquecento firme di cittadini che si dichiarano contrari ad ogni tipo di attività venatoria, compresi i cosiddetti “contenimenti programmati”, la Lav Grosseto ha inviato formale richiesta al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e al presidente della Provincia, Leonardo Marras, affinché sia bloccata la caccia in tana alla volpe e si scongiuri ogni rischio di allungare la stagione venatoria per questa specie.
Da diversi anni, la Provincia di Grosseto chiede alla Regione di modificare la vigente legge regionale n. 20 al fine di concedere un prolungamento del calendario venatorio alla volpe sia in battuta che in tana fino al 15 marzo (oggi è prevista solo nel mese di gennaio), con modalità definite dalle stesse Province.
“E’ il momento che questo tipo di richieste, fatte al solo fine di compiacere i cacciatori, siano abbandonate del tutto – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto – . La Regione ha sempre in passato respinto l’istanza sulle volpi della Provincia di Grosseto e peraltro la legge 157/92 consente la durata della stagione venatoria solo fino al 31 gennaio”.
La Lav sostiene che la caccia in tana sia una metodologia particolarmente crudele nei confronti degli animali, braccati nei loro rifugi dai cani, e le province di Prato e Siena hanno rivisto i propri piani di abbattimento alla volpe in seguito alle proteste popolari.
“Chiediamo all’Amministrazione provinciale di ritirare la propria richiesta di allungamento del calendario e alla Regione di respingerla e di abolire la caccia in tana – conclude Bottinelli – e ricordiamo a tutti che a Grosseto il 14 settembre alle 16.45 si terrà la ‘Biciclettata per dire No alla caccia’ a partire da piazza Dante”.