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Alle Strillaie parte il trattamento dell’organico

di Roberto Lottini
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Da lunedì primo ottobre, alle Strillaie, partirà il trattamento dei rifiuti organici.

Il presidente della Provincia, Leonardo Marras, ha emesso un’ordinanza che autorizza la messa in funzione della seconda linea di lavorazione dell’Impianto, gestito da Futura Spa, per la trasformazione del verde e della Forsu (frazione organica di rifiuti solidi urbani) in compost di qualità, destinato alla concimazione in agricoltura e ai ripristini ambientali. I primi Comuni a conferire saranno Grosseto e Castiglione della Pescaia. L’altra linea di lavorazione dell’impianto delle Strillaie, quella che  tratta i rifiuti urbani indifferenziati con produzione di Cdr (Combustibile da rifiuti), è entrata in funzione lo scorso 30 agosto, con ordinanza del presidente della Provincia.

“La lavorazione dell’organico è un altro passo decisivo nella gestione dei rifiuti urbani. – commenta Patrizia Siveri, assessore provinciale all’Ambiente – Adesso i Comuni possono investire nella raccolta differenziata con un doppio beneficio: economico perché conferire l’organico costa circa la metà rispetto al conferimento dell’indifferenziata; ambientale, perché la frazione organica si ricicla mentre l’indifferenziata viene trattata negli inceneritori o finisce in discarica”.

“Sono convinta – continua Patrizia Siveri che l’entrata in funzione dell’impianto Futura abbia, quindi, come effetto positivo l’aumento della raccolta differenziata su tutto il territorio provinciale. L’impianto delle Strillaie è previsto dalla pianificazione di ambito territoriale e riveste massima importanza per la sua valenza di impianto centrale nel sistema di gestione dei rifiuti. Dal suo avviamento dipende in larga misura l’abbandono di impianti con funzionalità transitoria e l’avviamento di altre strutture previste dal piano provinciale dei rifiuti”.

Una volta a regime, alle Strillaie saranno lavorate 92 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani (Rsu) e 26 mila tonnellate di frazione organica e verde da raccolta differenziata, dalle quali saranno ricavate circa 46 mila tonnellate di Cdr e 10 mila di compost.

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