La protesta muscolare di allevatori ed agricoltori maremmani in piazza Fratelli Rosselli, a Grosseto e contemporaneamente nel centro di Firenze, porta alla convocazione del direttore regionale dell’Ispettorato repressione frodi del Ministero dell’Agricoltura da parte della Prefettura, per verificare eventuali pratiche sleali a danno delle imprese agricole, e del tavolo regionale sul latte da parte del vicepresidente della giunta, Stefania Saccardi. Un tema, quello del prezzo del latte, che interessa da vicino la provincia di Grosseto: con quasi il 60% del totale della produzione regionale (circa 36 mila tonnellate) la maremma è la “banca” della Toscana.
Al centro della protesta, tra slogan, campanacci, caseificazione live e distribuzione di latte fresco ai passanti, il caro bollette che ha interessato materie prime ed energia e le speculazioni che strozzano le imprese agricole costrette in molti cari a vendere sotto costo, l’applicazione della legge contro le pratiche sleali voluta proprio da Coldiretti per garantire alle imprese una giusta remunerazione partendo dal costo di produzione e lo sblocco di importati finanziamenti del Pnrr sulle filiere e sulle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, che la principale organizzazione agricola, punta a sfruttare sui tetti di stalle e cascine per tagliare le bollette ed il biogas.
“Ringraziamo i tanti allevatori ed agricoltori di Livorno, Pisa e Siena arrivati a Grosseto per questa giornata di rivendicazioni e gli amministratori che hanno deciso di stare al nostro fianco – commenta il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, che alla guida di una delegazione ha incontrato il Prefetto di Grosseto per consegnargli una documento destinato al premier Draghi –. La convocazione del direttore dell’Ispettorato centrale repressioni Frodi da parte della Prefettura è un primo passo per far rispettare la legge contro le pratiche sleali, legge che abbiamo fortemente voluto e, ci tengo a precisarlo, che vieta la vendita sotto costo. Ai produttori deve essere riconosciuto il giusto prezzo che parte dai costi di produzione che l’impresa sostiene. Il sotto costo è una pratica vietata, ma oggi questo non sta avvenendo. Le imprese agricole, e gli allevatori ne sono un triste esempio, producono in perdita. Non siamo qui a chiedere aiuti o sostegni ma il rispetto della legge”.
Il secondo risultato è la convocazione da parte del vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi del tavolo sul latte, che arriva di distanze di poche settimane dal primo “deludente” incontro con la grande distribuzione organizzata e la trasformazione. Il tavolo tornerà a riunirsi mercoledì 9 marzo alle 16.00 in videoconferenza.
“La Gdo ed i trasformatori – conclude il direttore di Coldiretti Grosseto, Milena Sanna – non possono girarsi dall’altra parte. Non si può aspettare oltre per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla. A rischio c’è il futuro degli allevamenti vaccini. Quando una stalla chiude non riapre più, con gravi ripercussioni su lavoro, paesaggio, ambiente“.
Per informazioni www.grosseto.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @cdGrosseto, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca, canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”.