E’ una grande vittoria per agricoltori e consumatori l’approvazione nelle Commissioni lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato dell’emendamento “Made in Italy”, che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti nel Decreto legge semplificazione. La norma consente di adeguare ed estendere a tutti i prodotti alimentari l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti, come richiesto dal 96% degli italiani che hanno partecipato all’ultima consultazione pubblica del Ministero delle politiche agricole.
“L’obiettivo – spiega la Coldiretti in un comunicato – è dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro“.
“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti in una situazione in cui ad oggi, grazie alla mobilitazione della Coldiretti, sono stati fatti molti passi in avanti nella trasparenza dell’informazione ai consumatori, ma purtroppo ancora 1/4 della spesa degli italiani resta anonima – afferma Coldiretti nel sottolineare che -. L’Italia si pone così all’avanguardia in Europa nella battaglia per la trasparenza dell’informazione ai consumatori“.
“L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001, dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia – termina la nota -. Da allora molti progressi sono stati fatti, anche grazie al pressing della Coldiretti, ma resta l’atteggiamento incerto e contraddittorio dell’Unione Europea, che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova, ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca, ma non per i salumi, per la frutta fresca, ma non per i succhi e le marmellate, per il miele, ma non per lo zucchero”
L’etichetta di origine sulla spesa degli italiani
Cibi con l’indicazione origine:
- carne di pollo e derivati;
- carne bovina;
- frutta e verdura fresche;
- uova;
- miele
- extravergine di oliva;
- pesce, derivati del pomodoro e sughi pronti (*);
- latte/formaggi (*);
- pasta (*);
- riso (*);
- tartufi e funghi spontanei
(*) grazie a norme nazionali
E quelli senza:
- salumi;
- carne di coniglio;
- carne trasformata;
- marmellate, succhi di frutta, ecc;
- fagioli, piselli in scatola, ecc;
- pane;
- insalate in busta (IV° gamma), sottoli;
- frutta e verdura essiccata.
Fonte: Elaborazioni Coldiretti