Passaggio di consegne ai vertici di Cia Grosseto tra il presidente uscente, Enrico Rabazzi, e il suo successore Claudio Capecchi, fino ad oggi vice presidente dell’organizzazione.
L’occasione è stata la settima assemblea elettiva alla quale erano presenti Dino Scanavino, presidente nazionale della Cia, Luca Brunelli, presidente regionale della Cia, il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e il consigliere regionale Leonardo Marras. A fare gli onori di casa Sabrina Rossi, dirigente della Cia di Grosseto.
Nel suo intervento, a nome della Cia, il ringraziamento a Rabazzi per il lavoro svolto in questi anni, per il suo attaccamento alla Confederazione e per le molte battaglie portate avanti con successo. La dirigente ha quindi passato la parola all’ex presidente.
“Lascio una Cia forte, compatta e determinata – ha detto un emozionato Enrico Rabazzi –, una Confederazione che in questi anni si è sempre battuta per garantire dignità a tutti gli agricoltori. In questi 9 anni di mandato molte battaglie insieme le abbiamo vinte, per le altre la strada è ancora aperta e sono sicuro che il mio successore è la persone più qualificata per tale compito. Tutti i settori produttivi, nessuno escluso, sono stati messi in ginocchio e il capitolo reddito e rispetto per chi lavora in agricoltura è ancora lontano dall’essere chiuso. Il crollo del prezzo del grano, la questione predatori, la crisi in cui versa la nostra zootecnia, i cambiamenti climatici, la stritolante burocrazia, la mancanza di reciprocità e la concorrenza sleale, solo per citare alcuni esempi, sono questioni ancora aperte e che richiederanno una nuova sensibilità da parte delle istituzioni. Ma come agricoltore sono un ottimista e credo che se continuiamo a lavorare onestamente possiamo portare cambiamenti significativi“.
“Nel lasciare il mandato – ha concluso Rabazzi –, con rammarico prendo atto della mancanza di una sinergia tra le associazioni agricole che di fatto si ripercuote negativamente sulle rivendicazioni per il settore. Il mio augurio è che le divisioni possano essere superate e che insieme si possa dare nuovo impulso al settore primario arrivando anche a chiudere le filiere approfittando delle opportunità che il Distretto rurale Toscana sud offre“.
Rabazzi ha quindi ringraziato virtualmente ogni amico, associato, dirigente Cia e i tanti politici che hanno collaborato a dare valore al settore primario, e prima di lasciare la parola al successore, dinanzi ad una platea commossa ed emozionata, ha ricordato i due amici-colleghi morti prematuramente: Aldo Pollini e Gusmano Pallini.
Finiti gli interventi dei politici e degli associati, Sabrina Rossi ha passato la parola al nuovo leader della Cia Grosseto .
Claudio Capecchi ha aperto il suo discorso ringraziando associati, dirigenti e dipendenti per la fiducia conferitagli, passando poi a parlare delle nuove sfide che attendono l’organizzazione.
“Sin da ora mi metto totalmente a disposizione dei miei associati e del mondo agricolo tutto – ha esordito il neo presidente –. Il mio sarà un mandato di continuità con il lavoro svolto dal mio predecessore. Intendo lavorare per tutelare le conquiste fatte in questi anni e per chiudere le molte partite ancora aperte. Fondamentale sarà lo sforzo per garantire pari dignità al nostro settore e soprattutto per tutelare il reddito degli agricoltori. Solo in questo mondo possiamo garantire un’agricoltura di qualità e custodire il nostro patrimonio ambientale. Sono fermamente convinto che sia necessario mantenere i rapporti con il territorio, le associazioni agricole e la politica, puntare sull’innovazione, la ricerca, lavorare per garantire maggiore credito alle aziende e per snellire la burocrazia. Per raggiungere questi obiettivi intendo avvalermi delle professionalità presenti all’interno della Confederazione di Grosseto, in modo da dare ancora maggiore consulenza e risposte alle aziende agricole associate“.
Durante l’assemblea sono stato eletti il vice presidente, la direzione e i delegati all’assemblea regionale.