“Le politiche comunitarie in aiuto alle problematiche della predazione”.
E’ questo il titolo del convegno organizzato dal comitato Pastori d’Italia, che si svolgerà martedì 25 luglio, alle 11, nella sala del Consiglio comunale di Grosseto.
Sono previsti interventi di europarlamentari, sindaci, consiglieri, imprenditori e allevatori.
Il tavolo è stato organizzato a più voci dalla presidente del comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, e avrà come relatori i due europarlamentari Lorenzo Cesa e Herber Dorfmann, che hanno preso a cuore il problema predazione e hanno presentato in commissione anche un’interrogazione in proposito.
Il convegno sarà introdotto da Olga Ciaramella, consigliera comunale e provinciale di Grosseto, e dalla presidente del comitato, Mirella Pastorelli.
Interverranno Francesco Marchi, sindaco di Scansano, Diego Cinelli, ex sindaco di Magliano in Toscana, Valeria Bruni, assessore comunale all’agricoltura di Manciano, Carlo Santarelli, presidente del caseificio di Manciano, i due europarlamentari Cesa e Dorfmann. Modererà la giornalista, volto noto di “Sereno variabile”, Simona Giacomelli.
La presidente Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, dichiara di “sentirsi molto soddisfatta del traguardo raggiunto, perchè per la prima volta due onorevoli che fanno parte del Parlamento europeo si sono resi disponibili a venire a Grosseto per ascoltare le grosse problematiche legate alla zootecnia“.
“Il comitato da me presieduto ultimamente si è dimostrato molto attivo, siamo stati ricevuti più volte dal Ministro Gianluca Galletti, siamo stati in regione dall’assessore Marco Remaschi ,portando con forza le nostre richieste per risolvere a monte il problema che ormai sta dilaniando le nostre aziende – continua Mirella Pastorelli -. Pur riconoscendo la buona volontà del Ministro e dell’assessore, le richieste, però, sono rimaste ingessate, gli attacchi ogni giorno aumentano in modo esponenziale, gli allevatori, scoraggiati per le perdite che subiscono, sono pronti ad abbandonare tutto , procurando, cosi, grossi danni all’ambiente e alla produzione del made in Italy“.
“Alla luce di quanto sopra espresso, come Presidente ho ritenuto opportuno che tale problematica fosse ascoltata in prima persona dagli Europarlamentari, in modo da portare sui tavoli di Bruxelles testimonianze e documenti di come il problema predazione si stia allargando a macchia d’olio – conclude Mirella Pastorelli –, quindi necessitano misure forti, efficaci ed immediate, senza continuare con i soliti palliativi, concordate tra Comunità Europea e Stato Italiano per porre fine ad un problema che sta mettendo ancor di più in ginocchio l’economia italiana, già molto provata“.