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Studenti universitari alla scoperta della geotermia in Maremma

di Redazione
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Da oggi al 26 settembre un gruppo di 11 studenti del primo anno dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, provenienti da Italia, Turchia, Paesi Bassi, Albania, Ecuador, effettuerà un viaggio didattico in Toscana alla scoperta della Comunità del cibo ad energie rinnovabili nata nel 2009 nel Distretto delle energie rinnovabili, territorio a cavallo delle province di Pisa, Siena e Grosseto (la cosiddetta “area geotermica tradizionale”), dove, fin dai primi anni del ‘900, si utilizza la risorsa geotermica per la produzione industriale di energia elettrica.

Si tratta della prima Comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile che opera nel settore agroalimentare e che insiste sui metodi di produzione, oltre che sui prodotti, ed è composta da imprenditori che hanno come priorità quella della sostenibilità ambientale.

La Comunità è oggi in espansione su tutto il territorio toscano e le aziende che ne fanno parte utilizzano la quasi totalità delle energie rinnovabili (geotermia, solare, eolico e biomassa). Il viaggio didattico sancisce la collaborazione, nata alcuni anni fa, tra l’ateneo piemontese ed il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Co.Svi.G.).

Il viaggio nella geotermia

Il programma della visita sarà, come sempre, ricco di interessanti appuntamenti.

La prima tappa sarà a Sarzana, in provincia di La Spezia, presso il ristorante “I Maestri”, quindi nel pomeriggio di oggi, ci sarà la visita dell’azienda agricola Il Caprile di Carrara, che produce formaggi caprini. In serata, il gruppo si trasferirà a Castelnuovo Val di Cecina, in provincia di Pisa.

Il giorno seguente il viaggio continuerà verso Massa Marittima, dove i ragazzi incontreranno i responsabili dell’azienda regionale del Filetto, specializzata in allevamento di razza maremmana, presidio Slow Food. La vacca maremmana, tipica delle Colline Metallifere e tradizionalmente  utilizzata nei lavori agricoli, è di aspetto imponente, con maestose corna. Oggi questa razza, che da sempre rappresenta una peculiarità del territorio, è stata salvata dall’estinzione e recuperata.

Successivamente, a Monterotondo Marittimo i ragazzi visiteranno il Parco geotermico delle Biancane, una zona straordinaria caratterizzata da emissioni spontanee di vapori che hanno modificato l’ambiente ed i colori tipici della natura delle Colline Metallifere.

In questo suggestivo ambiente naturale gli studenti incontreranno i referenti del caseificio Podere Paterno, situato in una zona collinare ricca di olivi, dove il gregge fornisce il latte con cui è prodotta un’ampia varietà di formaggi che saranno degustati a pranzo.

La giornata proseguirà poi a Lago Bocifero, dove verranno visitate le serre geotermiche della cooperativa sociale Parvus Flos, che produce basilico, e di seguito a Castelnuovo Val di Cecina, in provincia di Pisa, dove, presso l’Hotel De Conti, i responsabili di Co.Svi.G., di Gusto Pulito e della Comunità del cibo ad energie rinnovabili presenteranno ai ragazzi i propri progetti e le varie attività. Il giorno successivo la comitiva sarà a Montegemoli, in provincia di Pisa, per visitare il panificio a legna dei F.lli Martini, poi a Pomarance, sempre in provincia di Pisa, presso l’azienda biologica Il Cerreto, dove si producono pasta, cereali, legumi, salse di pomodoro, ortaggi, piante officinali, olio extravergine di oliva e miele.

Nel pomeriggio, la delegazione  si recherà a Sasso Pisano, in provincia di Pisa, per visitare il BioLago Geotermico ed approfittare di un momento di relax nelle acque calde.

La giornata si chiuderà da Vapori di Birra, primo birrificio artigianale in Italia che impiega il vapore geotermico come fonte primaria di energia per il processo industriale brassicolo.

Qui i ragazzi ceneranno con un menù ovviamente a base di birra.

Mercoledì è prevista la partenza per il frantoio San Luigi di Caldana, dove, oltre a produrre pregiato olio (segnalato da Slow Food sulla Guida agli Extravergini 2014), si sfrutta ogni materiale di scarto, proveniente dall’estrazione, per generare energia da fonte rinnovabile ad impatto zero.
Al frantoio i ragazzi pranzeranno con un menù interamente dedicato all’olio.

Nel pomeriggio, la destinazione sarà l’albergo “Da Venerio” di Castel del Piano, dal quale gli studenti ripartiranno per Montegiovi per partecipare alla vendemmia nell’azienda La Poderina Toscana. Qui si coltiva principalmente Sangiovese, ma anche Malvasia, Trebbiano Toscano e Moscato e si producono vini e oli.

Il viaggio continuerà ad Arcidosso, per la cena tematica “Amiata in tavola”, presso il ristorante Aiuole, segnalato nella guida “Osterie d’Italia 2014”.

Il giorno successivo, a conclusione del viaggio didattico, sempre ad Arcidosso, i ragazzi parteciperanno al seminario sul tema “Fonti fossili, rinnovabili e geotermia” organizzato da Co.Svi.G. presso la Rocca Aldobrandesca, a cui farà seguito il buffet tematico “Il gusto sostenibile”, a base di prodotti della Comunità del cibo ad energie rinnovabili.

Il viaggio didattico è realizzato con la collaborazione di Co.Svi.G., la Comunità del cibo ad energie rinnovabili della Toscana, e Slow Food Toscana.

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1 commento

Carlo Innocenti 21 Settembre 2014 | 20:19 - 20:19

“Si tratta della prima Comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile”??

Dovreste cominciare a raccontare la verità a questi poveri studenti. Altro che energia pulita. Le centrali geotermiche amiatine inquinano in modo pesante, anche più di quelle a carbone.
Leggetevi l’articolo scientifico uscito il 1º marzo sul Journal of cleaner production, dal titolo Environmental impact of electricity from selected geothermal power plants in Italy, scritto da Mirko Bravi, ricercatore all’università di Pisa, e Riccardo Basosi, professore ordinario di chimica fisica all’università di Siena. I due studiosi arrivano alla conclusione che le centrali geotermiche dell’Amiata, a parità di energia prodotta, non solo «sono più inquinanti di quelle a carbone per le immissioni in atmosfera di gas serra e acidificanti, ma emettono anche
notevoli sostanze cancerogene». http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2014/03/05/news/geotermia-piu-sporca-delle-centrali-a-carbone-1.8792266
Poveri ragazzi… almeno fategli mettere le maschere antigas quando li portate vicino agli impianti.

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