Tra le esperienze di pregio in Maremma c’è quella della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, che ha aderito al programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale con il progetto “Vino Morellino di Scansano Roggiano e Morellino gd”.
Il progetto
Lo studio, condotto dalla società di consulenza direzionale Ic studio srl – scuola emas ecolabel Toscana -, è finalizzato alla valutazione della carbon footprint lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti Morellino di Scansano e Roggiano docg, in conformità allo standard iso/ts 14067:2013. Con tale attività la Cantina si impegna a promuovere misure per la riduzione e mitigazione delle emissioni.
“Quello della Cantina dei Vignaioli di Scansano – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – è un esempio di grande pregio nel nostro territorio, non solo per la qualità dei prodotti ma anche per il rispetto delle buone pratiche di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico. Anche la produzione del Morellino biologico, che sta aumentando la sensibilizzazione di soggetti produttori legati alla cantina, e l’impianto fotovoltaico sono testimonianze di una qualità che esalta le potenzialità del nostro territorio”.
La Carbon footprint di un prodotto è un indicatore sintetico che misura, attraverso la metodologia Lca (Life cycle assessment), le emissioni di gas ad effetto serra (CO2, CH4, HCFC, etc.), attribuibili a un prodotto o un servizio lungo il suo intero ciclo di vita (dalla produzione delle materie prime al fine vita del prodotto).
Alla conferenza hanno partecipato, oltre ad Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente; anche Beppe Croce, responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente; Sergio Bucci, direttore Cantina dei Vignaioli; Sabrina Cavezzini, sindaco di Scansano; Claudio Capecchi, vicepresidente provinciale della Cia di Grosseto; Francesco Viaggi, presidente provinciale di Coldiretti Grosseto; Massimo Marchionni, responsabile tecnico ICStudio Srl.