Nei giorni scorsi ha preso il via la campagna, predisposta da Confagricoltura Grosseto, Cia Grosseto e Coldiretti Grosseto, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei predatori e degli attacchi alle greggi. Si tratta di tre grandi manifesti, 6 metri per tre, affissi in città, e di mille più piccoli nel formato 70×100 che saranno distribuiti in tutte le province toscane.
“Abbiamo deciso di agire con queste modalità – spiegano i tre presidenti Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Enrico Rabazzi e Francesco Viaggi – perché ci siamo accorti che sovente il messaggio che vogliamo lanciare viene travisato e strumentalizzato. I cittadini devono avere a cuore questo settore, patrimonio inestimabile della Maremma legato alla sua tradizione e alla sua storia, che oggi più che mai è un valore economico imprescindibile”.
“Si badi bene – continuano i presidenti delle associazioni – non vogliamo l’estinzione del lupo, ma solo sensibilizzare sui danni ingenti conseguenti a un attacco predatorio. Il settore allevatoriale è un patrimonio ineludibile, da salvaguardare e proteggere perché con esso si difende l’ambiente, il territorio e alcune produzioni fondamentali per l’economia maremmana”.
I tre presidenti sottolineano poi come gli allevatori siano i veri custodi della biodiversità ed i primi ad amare gli animali e a trattarli con la massima cura.
“Solo l’allevamento ovino – concludono Rabazzi, Viaggi e Vivarelli Colonna – permette di mantenere inalterate le caratteristiche pascolive e al contempo punta a conformarsi alle peculiarità biologiche e bioritmiche dell’animale che vive in simbiosi con l’uomo.”
Quella attuale è solo la prima di altre iniziative, in difesa degli allevatori, a cui stanno lavorando le tre organizzazioni in maniera congiunta.