L’Anpi Follonica è contrario all’intestazione di una strada grossetana ad Almirante.
“I responsabili della sezione ‘Virio Ranieri’, morto per la liberazione dall’oppressione nazifascista, ritengono il tentativo del Comune di Grosseto un atto contrario all’azione e al sacrificio di coloro che pagarono anche con la vita la lotta per un futuro e una convivenza democratica della nostra provincia e dell’Italia – si legge in un comunicato dell’Anpi di Follonica -. Almirante firmò, nel 1944, il bando con il quale, tra l’altro, si ordinava ‘la fucilazione alla schiena’ di quanti non si presentavano ai posti militari e di polizia italiani e germanici, per la continuazione della dittatura”.
“Almirante ed altri non hanno mai fatto una vera autocritica su quel tragico passato ed oggi c’è chi vuol riproporre quelle ideologie che condussero l’Italia al disastro immane della 2^ guerra mondiale – continua l’Anpi di Follonica -. Oggi c’è chi vuol ricordare quei personaggi che portarono ad uno scontro civile, ad una carneficina interna con 5.613 episodi di violenza e 23.720 vittime sinora accertati in Italia (Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia – 1943/1945, Ed. il Mulino – 2016), con oltre 50 milioni di morti in Europa”.
“A 73 anni di distanza, anche per convenienza politica, si vuol continuare a non fare i conti con quel passato, a non creare una vera memoria condivisa condannando il nazifascismo, a non riconoscere i meriti ai partigiani e ai tanti italiani del loro concorso alla vittoria alleata sulle dittature – termina il comunicato -. Italiani che hanno contribuito a dare ai giovani il periodo di pace più lungo nella storia del nostro continente”.