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La Diocesi di Grosseto verso il Giubileo della Misericordia: il programma delle iniziative

di Roberto Lottini
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Non iniziative eclatanti, ma offrire lo stile della misericordia a ogni iniziativa, perché diventi tempo che diventi spazio da abitare ‘tenendo fisso lo sguardo su di Lui, cercando anche di aprire una riflessione su cosa voglia dire oggi misericordia nelle situazioni difficili che stiamo vivendo e in termini di giustizia e di dignità della persona’”.

E’ così che il vescovo Rodolfo ha presentato il Giubileo della Misericordia che la Diocesi di Grosseto si appresta a vivere.

Il gesto che segnerà l’inizio dell’Anno giubilare sarà la solenne apertura della Porta Santa della Misericordia: l’8 dicembre a San Pietro, domenica 13 dicembre in tutte le Diocesi.

Nella Diocesi di Grosseto, domenica 13 dicembre il Vescovo aprirà solennemente la Porta della Misericordia in Cattedrale. E’ stata individuata la porta laterale destra della facciata della Cattedrale (nella foto in basso), a cui si accede anche attraverso la rampa.

Il gesto solenne sarà preceduto da una processione che partirà alle 16 dalla chiesa di San Francesco attraverso corso Carducci. Tutti i fedeli saranno fatti entrare in Duomo dalla Porta Santa, sopra la quale campeggerà il dipinto di Rembrandt “Il Padre misericordioso”. Quindi il Vescovo presiederà la Messa solenne.

Attraversare la Porta – ha sottolineato il Vescovosignifica tante cose, tra cui passare simbolicamente attraverso il modo di essere di Gesù, Figlio che ci apre la porta a Dio, ma anche attraverso la sua umanità che ci apre ad un modo di comunicarsi”.

Nel pomeriggio sono sospese le Messe in tutte le parrocchie.

La Porta della Misericordia resterà aperta per tutto l’Anno giubilare, che sarà chiuso in Diocesi il 13 novembre 2016.

La Diocesi sta preparando un libretto in 10mila copie dedicato al Giubileo della Misericordia. In esso sono riportati la lettera del Vescovo, l’itinerario spirituale che viene suggerito ai fedeli durante questo anno e le tappe più significative che vedranno coinvolti tutti.

La “chiave” per vivere l’Anno giubilare l’ha fornita il Vescovo nel messaggio scritto alla Diocesi, nel quale suggerisce “tre passi nella misericordia”, “tre gradiniscriveper incontrare, guardare stare con e lasciarsi guardare dal volto della misericordia di Dio: Gesù”.

Il primo gradino è l’ascolto, dimensione che sarà valorizzata da pellegrinaggi, predicazioni, celebrazioni, momenti di riflessione, “ma – suggerisce il Vescovopossono essere occasioni di ascolto profondo anche tutti i momenti di vita normale, gli incontri, le parole quotidiane, dette e ascoltate in ogni ambito”.

Il secondo passo sarà il silenzio.

L’invito del Vescovo è a darsi del tempo, a fermarsi, a imparare a “staccare” a “stare, a meditare contemplando, vivendo davvero ciò che viviamo, lasciandoci portare dalle braccia forti che il silenzio ci fa riscoprire”.

Terzo passo è dare realtà alla misericordia.

L’invito è a riscoprire le opere di misericordia spirituale e corporale attualizzandole nell’oggi e a rimettere al centro la parola perdono.

Ci sono debiti da rimettere, ingiustizie da rimediare – scrive mons. Cetoloni. C’è una verità da restituire alle cose, ai rapporti, una verità da vivere nelle cose e nelle azioni”.

Il Vescovo suggerisce qualche iniziativa pratica: riprendere ad ascoltarsi, ricominciare a confessarsi; scegliere un proposito pratico, un gesto concreto da compiere in famiglia, un sentimento da coltivare con costanza; prendere sul serio qualche proposta di giustizia, di riconciliazione, di restituzione del bene o della dignità tolta.

Passi chiari, semplici, possibili, a misura di ognuno, ripetibili, in crescita progressiva”.

Questo tempo – ha spiegato il vicario generale don Desiderio Gianfelicilo abbiamo pensato non inventando qualcosa di nuovo, ma inserendoci dentro le ragioni che hanno portato Papa Francesco a offrire questo anno e che abbiamo cercato di capire anche attraverso il logo del Giubileo: Gesù Cristo che prende Adamo e se lo mette sulle spalle e quest’ultimo avvicina l’occhio a Gesù fino a diventare, il suo occhio e quello di Gesù, un unico occhio. Chi ha creato il logo spiega questo dicendo che Gesù guarda la realtà con l’occhio umano, perché si è fatto carne, ma aiuta l’uomo ad assumere l’occhio/sguardo di Cristo.

Questo tempo, dunque, sarà fatto di tappe che dovranno aiutare tutti a vivere questo movimento interiore, che si crea attraverso le esperienze che uno fa e i vissuti che è chiamato a vivere. Adamo è caricato sulle spalle e la sua veste si trasforma: nell’icona si vede benissimo che Gesù ha il colore della divinità ferita nel sangue, mentre Adamo trasforma il colore delle sua veste che viene dipinto in divenire ed è bello, perché dice che ogni esperienza è perché l’uomo possa sempre di più alzarsi e diventare se stesso, sempre più autenticamente uomo. E l’anno della misericordia è offerto perché questo possa accadere ancora”.

Le proposte della Caritas

Caritas diocesana in questo Anno santo sarà il soggetto che metterà a disposizione non solo le sue strutture, ma anche la sua formazione perché i gesti che nella liturgia o nei riti vengono celebrati possano essere attuati nella vita pratica – ha spiegato il direttore don Enzo Capitani. Fondamentalmente, Caritas proporrà un percorso di riflessione e di inizative sulla giustizia, partendo dal presupposto che se c’è la povertà è perché manca la giustizia. Al di là dei tribunali, al di là delle pene, purtroppo non si fa una riflessione sul senso della giustizia e quindi Caritas lo proporrà come tema fondante, che è un ritorno alle radici del giubileo del popolo ebraico, laddove venivano restituite ai poveri anche le proprietà che erano state loro tolte.

Un altro aspetto che Caritas porrà all’attenzione della società civile sarà la riflessione se è possibile una economia e una finanza diverse. Quello che stiamo vivendo è una modalità di vivere l’economia e la finanza speculativa e quindi egoistica. Non per niente il Papa sottolinea che oggi al posto del Padreterno si dà culto al denaro e ovviamente, avendo come scopo il denaro, la forbice tra chi ha e chi non ha si allarga sempre di più. Come Chiesa locale vogliamo riflettere e possibilmente operare nel concreto per una economia e una finanza diverse. Ultimo tema sarà la pace, che nasce dalla giustizia, senza la quale ci sono povertà e quindi guerra”.

Il venerabile Giovanni da Batignano

Come Chiesa diocesana questo Anno santo sarà caratterizzato dalla figura del venerabile Giovanni Nicolucci da San Guglielmo, i cui resti mortali sono conservati nella chiesa parrocchiale di Batignano.

Perché proprio lui? Egli durante la sua vita “sentì il dolore per ogni situazione di peccato ed agì perché fosse essiccata la sorgente che lo generava”.

In questo anno giubilare la Diocesi di Grosseto terrà presente questa umanità che, nutrita della Parola, del silenzio e della contemplazione, seppe diventare balsamo e sostegno per quanti cercavano la misericordia e il perdono di Dio.

La Misericordia

Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia” (Papa Francesco, Misericordiae Vultus)

L’anno giubilare è ripresentato come il tempo della ricomposizione di tutto ciò che è stato ferito, graffiato, deturpato dal peccato, dall’ingiustizia, dalla dimenticanza.

La Misericordia deve, pertanto, diventare gesto di rigenerazione/rinascita, dal semplice “scusa” fino al perdono richiesto e donato e alla pace.

Concretamente è il tempo della riscoperta della nostra persona, del pentimento e della riconciliazione sacramentale.

Sarà valorizzato e rimesso al centro il sacramento della Riconciliazione in ogni singola Parrocchia. Nell’anno del Giubileo ogni sacerdote potrà assolvere dal peccato di aborto.

L’anno giubilare della Misericordia porterà, inoltre, in dono a tutta la comunità cristiana nuovi confessionali in Cattedrale, affinché siano più praticabili, più riservati e facilitino l’incontro di ciascuno con il perdono del Signore.

Momento saliente sarà l’iniziativa “24 ore per il Signore”, che sarà celebrata “nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima” (4-5 Marzo 2016), scrive Papa Francesco nella sua Bolla.

L’indulgenza giubilare

E’ l’espressione autentica della Misericordia di Dio, che richiede sempre una partecipazione personale, attiva, fattiva, di trasformazione. Sarà possibile ottenere l’indulgenza nelle basiliche, nelle chiese e nei santuari dove è aperta la Porta della Misericordia, a cui ci si reca tramite un pellegrinaggio quale segno del cammino interiore ed esteriore, che ognuno di noi è chiamato a percorrere.

Il pellegrinaggio

E’ lo stile della vita del cristiano. Una meta da raggiungere, “agognata”, scrive il Papa nella Bolla di indizione del Giubileo, raccomandando ad ogni cristiano di raggiungere una delle Porte Sante compiendo “secondo le proprie forze, un pellegrinaggio” (M.V. 14). “Esso – aggiunge Francescosarà segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio” (Misericordiae Vultus 14).

Lo stile del pellegrino suggerito dal Papa è non giudicare, non condannare, perdonare e donare.

Anche l’Anno giubilare di Grosseto si apre con un pellegrinaggio da una chiesa della città alla Cattedrale, sulla facciata della quale sarà aperta la Porta Santa della Misericordia.

Ogni singolo fedele, ogni famiglia, ogni parrocchia, ogni zona pastorale, ogni movimento ed aggregazione ecclesiale dovrà scegliere e attuare questo gesto. Per questo sarà attivata un’apposita segreteria del pellegrinaggio in Cattedrale.

Le tappe

  • Solenne apertura della Porta Santa della Misericordia in Cattedrale – Domenica 13 dicembre, ore 16 – Processione dalla chiesa di San Francesco;
  • ascolto della Parola con il Vescovo Rodolfo in Cattedrale – Ore 18 – Lunedì 30 novembre “Eterna è la sua Misericordia”; lunedì 8 febbraio “Misericordiosi come il Padre”; martedì 5 aprile “I gesti della misericordia di Gesù”;
  • formazione dei sacerdoti e diaconi in Seminario – Giovedì 26 novembre; lunedì 21 dicembre; giovedì 21 gennaio; giovedì 4 febbraio;
  • Giubileo dei bambini e benedizione dei Bambinelli in piazza Duomo e in Cattedrale – Ore 15 – Domenica 20 dicembre;
  • i giovani accolgono la Croce di San Damiano e della Madonna di Loreto – Martedì 19 gennaio;
  • iI Pellegrinaggio diocesano a piedi dei giovani da Castiglione della Pescaia all’eremo di MalavalleDomenica 14 febbraio;
  • presentazione della figura del venerabile Giovanni Nicolucci da San Guglielmo – Sabato 27 febbraio;
  • 24 ore per il Signore nelle Parrocchie – Venerdì 4 e sabato 5 marzo;
  • pellegrinaggio diocesano a Batignano e apertura della Porta della Misericordia nella chiesa di San Martino – Sabato 16 aprile;
  • 14° pellegrinaggio diocesano a piedi Marrucheti-Santuario mariano di Campagnatico – Sabato 28 maggio;
  • Giubileo dei sacerdoti a Roma – Venerdì 3 giugno;
  • Giubileo degli ammalati, dei diversamente abili e dei volontari – Domenica 12 giugno;
  • Giubileo dei giovani – Giornata mondiale della gioventù a Cracovia – Dal 25 al 31 luglio;
  • celebrazioni Laurenziane – 9 e 10 agosto;
  • Giubileo dei ragazzi – Sabato 24 settembre;
  • Giubileo delle famiglie – Domenica 30 ottobre;
  • indulgenza per i fedeli defunti – 1 e 2 novembre;
  • Giubileo dei carcerati – domenica 6 novembre;
  • rito di chiusura della Porta Santa della Misericordia in Cattedrale – Domenica 13 novembre.

Porta Santa duomo Grosseto

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