Home GrossetoAttualità Grosseto Furti e atti vandalici: dieci proposte da Fare Grosseto

Furti e atti vandalici: dieci proposte da Fare Grosseto

di Redazione
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L’associazione Fare Grosseto, presieduta da Amedeo Gabbrielli, si rivolge a cittadini e Giunta e propone dieci iniziative per contrastare furti ed atti vandalici:

Grosseto non è più la città serena di un tempo. Furti e atti vandalici sono ormai all’ordine del giorno – si legge in un comunicato di Fare Grosseto -. Non abbiamo intenzione di fermarci alle chiacchiere, ai soliti gridi d’allarme e alle solite parole senza un seguito. Ecco quindi alcune proposte concrete che Fare Grosseto sottopone all’attenzione dei cittadini e della giunta comunale. Tutte cose che possono essere messe in pratica nel giro di poco tempo e a un costo contenuto”.

Cominciamo con il dire che occuparsi di sicurezza significa muoversi a tutto tondo: non basta una singola decisione per risolvere il problema in cui è sprofondata la città – continua il comunicato -. Crediamo sia quindi giunto il momento di dare il via libera ad incentivi comunali per l’installazione di porte blindate e inferriate. Così come siamo convinti sia necessario avviare l’idea di bonus da garantire a chi intende rivolgersi a istituti di vigilanza privati convenzionati con il Comune.

Ovvio, è opportuno aumentare le telecamere di sorveglianza, specie nei punti strategici. Ma non deve per questo essere sottovalutata l’assoluta priorità di potenziare l’illuminazione, che in molte zone del capoluogo e delle frazioni è a dir poco carente. Pensiamo al centro storico, alle Mura. Ma anche a molti altri luoghi delle periferie residenziali.

È poi indispensabile aumentare l’uso misto delle aree: la nascita in zone a vocazione abitativa di locali notturni e punti di ritrovo a volte crea polemiche, ma è una risorsa. La presenza di persone accresce già di per sé la sicurezza. E quando si aprono dibattiti su discussioni legate a decibel e altro occorrerebbe tenere presente anche questo.

Siamo inoltre convinti che serva una cura ben diversa degli arredi urbani. Dalla gestione dei rifiuti sino alle strutture abbandonate o alla cartellonistica sfasciata: degrado chiama degrado. Una realtà piacevole, invece, incrementa la sensazione di comunità e lo spirito di appartenenza e coesione sociale”.

L’istituzione della figura del vigile di quartiere può assumere un ruolo interessante. Così come possono essere prese in considerazione forme di aggregazione volontaria e di controllo civico dei territori. Quest’ultime, ovvio, sempre in strettissima collaborazione con le forze dell’ordine – termina il comunicato -.Crediamo, poi, che anche l’introduzione di servizi in città poco o per nulla conosciuti, come il portierato, possano contribuire a limitare i furti nelle abitazioni”.

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