Home Follonica Raccolta differenziata, Aloisi “Porta a porta fallimentare, ha causato l’aumento Tari”

Raccolta differenziata, Aloisi “Porta a porta fallimentare, ha causato l’aumento Tari”

di Redazione
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Che cosa sono i nuovi cassonetti ad accesso controllato che stanno installando a Follonica se non un ritorno al passato?“.

A dichiararlo è Alberto Alosi, ex assessore di Follonica e esponente di In Movimento per Follonica.

“Sbandierato sulla stampa locale come una rivoluzione, il ritorno dei cassonetti altro non rappresenta che il fallimento totale di circa 15 anni di raccolta porta a porta – continua Aloisi –. Un passo indietro mostruoso da fare impallidire il più spedito dei gamberi. Anni spesi a promuovere il porta a porta come la la panacea di tutti i mali: avremmo dovuto assistere ad una Follonica iper virtuosa nel campo della raccolta con vantaggi economici mirabolanti derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati. La verità ben presto si rivelò subito un’altra, ma ci si è sempre guardati bene dal dire che vi era una relazione stretta tra l’allargamento del porta e porta e l’aumento della Tari. Per quanto siano tanti i fattori che in questi anni hanno inciso sull’ aumento della tariffa, tuttavia, l’ accanimento sul ‘porta a porta’ ha ricoperto un ruolo non trascurabile: il costo dei mastelli e della loro sostituzione, l’impiego di tanto personale usurato da un sistema di raccolta a mano molto faticoso, l’organizzazione delle gite per la raccolta hanno rappresentato importanti voci di costo finite per aumentare la bolletta”.

“Un sistema applicato a una città come Follonica, che d’estate quintuplica le presenze riempiendosi di turisti poco desiderosi di differenziare durante la vacanze – sottolinea Aloisi. Non è un caso, d’altronde, che le località turistiche da sempre fatichino ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata rispetto a realtà con un numero di presenze più stabili nel corso dell’anno. Stendendo un velo pietoso sulla qualità del materiale raccolto, i limiti del porta a porta si sono manifestati anche in una sostanziale carenza di controlli ed in una struttura della città, si pensi ai palazzoni della 167 Ovest, che non poteva essere disseminata di mastelli lungo le strade. Ed ecco che in città si è andati avanti a macchia di leopardo con varie forme di raccolta tante quante le zone della città. Senza un meccanismo coerente ed efficiente di raccolta era inevitabile che i costi sarebbero stati destinati ad aumentare. Nulla è gratis, soprattutto nel campo dei rifiuti”.

“La maggioranza politica in tutti questi anni, però, ha seguito la moda del porta a porta in un contesto in cui la vendita della ‘materia prima seconda’, frutto della raccolta, selezione e trattamento dei rifiuti ha quasi sempre avuto un modesto mercato. Un ‘redondo fracasso’ finito in bolletta che conta anche l’indecorosa abitudine di riempire i cestini delle strade e della spiaggia con i sacchetti della spazzatura. Ed allora oggi si corre ai ripari tornando indietro attraverso l’arrivo dei ‘vecchi’ cassonetti per quanto ad accesso controllato – termina Aloisi -. La ‘rivoluzione’ ha in sé però, immancabile, il nuovo miraggio della tariffa puntuale secondo cui ciascuno dovrebbe pagare per quanti rifiuti produce. Ma siamo sicuri che sarà così? E , soprattutto, la tariffa puntuale è veramente cosa buona e giusta? Ho i miei dubbi. Ne parleremo presto”.

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