Follonica (Grosseto). “Da anni ormai il 21 marzo, giornata dedicata alla memoria delle vittime della mafia e all’impegno, ho un appuntamento fisso al quale non rinuncio. Mai. Andare a Follonica”.
A dichiararlo, in una lettera inviata alla nostra redazione, è Roberta Gatani, nipote del giudice Paolo Borsellino e responsabile della Casa di Paolo (nella foto alcuni studenti in visita alla Casa nel 2022) a Palermo.
“Una ridente, piccola cittadina della provincia di Grosseto che mi ha da subito sorpreso e affascinato per la sua attenzione affinché i bambini e i ragazzi delle scuole del territorio si avvicinassero a temi quali la legalità, la giustizia, la memoria intesa non come semplice ricordo, ma come impegno costruttivo, come base per immaginare e realizzare un futuro migliore. Follonica mi è subito entrata nel cuore – si sottolinea nella lettera -. Ho conosciuto questa realtà, grazie a quelle che ormai io e tanti amici di Palermo, chiamiamo ‘le meravigliose maestre di Follonica’, un gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che si sono rivelate essere dei vulcani di idee e di risorse. Lavorano con passione ogni giorno dell’anno facendo si che i loro alunni respirino i valori importanti dell’onestà, del rispetto, della legalità e li facciano propri, attraverso anche la conoscenza di figure di grandi uomini che si sono spesi fino all’ultimo sacrificio per la giustizia, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche di tanti altri meno noti, dando loro voce. Il lungo, importante, prezioso lavoro che svolgono quotidianamente poi sfocia in una serie di incontri che da anni organizzano con familiari di vittime di mafia, sopravvissuti a stragi, testimoni di giustizia. Incontri intensi e carichi di significato, che fanno sentire ai bambini e alla cittadinanza tutta, come queste storie abbiano segnato , in qualche modo, anche le vite di tutti noi”.
“E sempre grazie a questo meraviglioso corpo docente, supportato dall’allora sindaco Andrea Benini e da tutta la Giunta, in particolare il dottor Andrea Pecorini e le dottoresse Barbara Catalani e Mirjam Giorgieri – prosegue la lettera -, è stato inaugurato a Follonica il parco dedicato a Paolo Borsellino in una emozionante ‘giornata della legalità’ alla quale io stessa ho partecipato. E l’anno dopo, nell’ennesima ‘giornata della legalità’, nello stesso parco è stata inaugurata una panchina dedicata a Rita Atria. Anche in quell’occasione ero presente e con me Piera Aiello, testimone di Giustizia nonché cognata della piccola Rita. In una delle altre, tantissime altre, ‘giornate della legalità’ organizzate a Follonica negli anni scorsi è stato invitato Antonio Vullo, unico sopravvissuto della strage di via D’Amelio. E in un’altra ancora Giovanni Impastato, fratello di Peppino. E poi ancora c’è stata la ìgiornata della legalità’ dedicata all’incontro con Agnese, figlia di Aldo Moro, e ancora Tommaso Catalano, fratello di Agostino, agente di scorta di Paolo Borsellino, morto con il giudice il 19 luglio del 1992, e poi Francesco Mongioví, Don Ciotti, Paolo Siani, fratello di Giancarlo, e ancora Dario Vassallo, fratello di Antonio, il ‘Sindaco Pescatore’ e il magistrato Vittorio Teresi. Anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, è stato ospite a Follonica in una “giornata dedicata alla legalità”.
“Insomma, questa cittadina non si è certo risparmiata in questi ultimi anni. Leggere pertanto la dottoressa Stefania Turini, assessore alla cultura e alla scuola eletta nella nuova Giunta di Follonica, sostenere che finalmente in città ci sarebbe stata la prima ‘giornata interamente dedicata alla legalità’ mi ha quantomeno irritata. Considerato poi che la dottoressa Turini pare sia essere ella stessa una docente a Follonica, mi chiedo dove sia stata nelle tante, tantissime giornate dedicate alla legalità organizzate a Follonica negli anni scorsi dall’Istituto comprensivo ‘Leopoldo II di Lorena’, dalle scuole primarie ‘Don Milani’ e ‘Bruno Buozzi’, dalle scuole dell’infanzia ‘Il Fontino’ e ‘I Melograni’, dalla scuola secondaria di primo grado ‘Arrigo Bugiani’ – prosegue la lettera -. Come si può ignorare il lavoro fatto in questi anni dalla dirigente Paola Brunello, dalla vice preside Monica Grandi, dalle meravigliose insegnanti Laura Braila, Angela Gaeta, Laura Parisi, Rossella Ceccano, Luciana Barraco, Catia Governatori, Michela Galeotti, Raffaella Martino, Rosa della Porta, Marina Torlaschi, Lina Bua, Michela Galati, Lucia Onesti, Anna Pannone, Concetta Venezia, Alessia Fani, Giuseppina Romano, Jasmine Cini, Alessandra Filippi e tanti altri che meriterebbero tutti di essere menzionati, lodati e ringraziati per il lavoro che hanno svolto e che ogni giorno portano avanti? Come si può ignorare che Follonica un paio di anni fa ha ospitato sei bambini della Casa di Paolo di Palermo non in occasione di una sola giornata della legalità, ma per un’intera settimana, grazie alla meravigliosa accoglienza delle famiglie Sonnini, Biagetti e Dani e all’aiuto dei signori Gianluca Aquilino e Fabio Carlini e a tutto il Rotary di Follonica? “.
“Mi auguro che l’assessore Turini voglia rettificare quanto dichiarato. E’ sicuramente lodevole la sua intenzione di organizzare una giornata dedicata alla legalità a Follonica, dichiarare però che si tratterebbe di una novità significa non solo ignorare, ma addirittura mortificare l’impegno di chi , su questo tema, da anni lavora con passione e impegno – termina la lettera -. E questo è inaccettabile”.