Giovedì 28 luglio, alle 21.30 nel chiostro della Fonderia Leopolda, un concerto da non perdere, unico e raffinato del gruppo toscano Madaus dal titolo “La macchina del tempo”, con suoni ricercati e testi importanti per i quattro componenti dei Madaus, con performance degli attori Remo Lenci e Rosita Ambrosio.
Madaus, gruppo che vanta un solido background strumentale, nasce dall’incontro di tre musicisti dell’Accademia della musica di Volterra: Aurora Pacchi, voce, Antonella Gualandri, piano, David Dainelli, basso. La formazione live è accompagnata dal batterista Tommaso Panicucci.
Il legame con Volterra è forte, una città segnata dalla presenza di un ex-manicomio, e proprio il nome del gruppo è l’italianizzazione del termine inglese “ madhouse”, manicomio appunto. Volterra ha anche un importante carcere, che insieme all’ex manicomio hanno fortemente influenzato la creatività del gruppo e le sue composizioni.
Le canzoni dei Madaus hanno particolarità sonore e vocali: non c’è la chitarra ma la batarra, un’unione tra il basso e la chitarra, al pianoforte suonato magistralmente da Antonella Gualandri e alle corde arpeggiate da David Dainelli, c’è un valore aggiunto di non poco conto: la voce unica di Aurora Pacchi, una vocalità talmente particolare da rendere superlativa ogni interpretazione, anche le cover (alcune delle quali saranno proposte nel concerto ), riarrangiate, di alcuni autori italiani, che diventano così brani speciali e suggestivi.
Suoni ricercati, testi importanti e arrangiamenti jazzistici per i brani dei Madaus, che nel concerto “La macchina del tempo” si intrecciano con monologhi di attori, Remo Lenci e Rosita Ambrosio. Che introducono i personaggi e le atmosfere musicali del loro disco, proiettando in una atmosfera intensa.
Domande e proposte sul non riconoscersi nelle gabbie del tempo, la voglia di fuga, la possibilità di salvezza con la follia creativa, con i sogni, la passione, l’immaginazione e le visioni, con un mondo reale proprio perchè virtuale.
Dietro ai brani, storie suggestive e immagini forti: i sogni di un detenuto del carcere dell’isola Gorgona che vede al di là del mare le luci della sua città Livorno, tanto vicina eppure irraggiungibile; l’arte/follia dei graffiti incisi sulle mura del padiglione Ferri da Oreste Nannetti, Nof4, degente del manicomio di Volterra; la percezione dell’amore e l’istantanea di un addio; lo scorrere del tempo.
Ingresso sei euro.
Pro Loco Follonica, via Roma 49, telefono 0566.52012
Ulteriori info
Video di “Virtuale” disponibile su youtube ( https://www.youtube.com/watch?v=7qutDmZQFRY ) brani musicali e altri video disponibili sul canale Madaus official ( https://www.youtube.com/user/madausofficial ) e su soundcloud ( https://soundcloud.com/madaus ).