Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato del Partito democratico di Follonica in merito all’applicazione della Tares nella Città del Golfo:
“Gli aumenti tariffari conseguenti all’applicazione della nuova tariffa Tares, decisi a giugno dal Governo e inseriti dalla stragrande maggioranza dei bilanci comunali del 2013, comportano uno spropositato e inaccettabile aumento delle tariffe per i cittadini, specie per le attività economiche già in grave difficoltà in questo periodo di crisi.
Il Partito democratico di Follonica, riunitosi in assemblea lunedì 11 novembre, in seguito a questa constatazione, ha attivato tutti i canali possibili per verificare la possibilità di rimodulare la tariffa ormai inserita a bilancio.
Il Governo, infatti, in colpevole ritardo e resosi conto degli aumenti indiscriminati delle tariffe, ha comunicato solo a fine ottobre la possibilità di tornare alla vecchia tariffa, a bilanci ormai fatti e con le risorse ormai impegnate.
Il ritardo del Governo nel comunicare la possibilità di ritornare alla Tares ha impedito qualsiasi manovra per poter tornare indietro.
Tali risorse messe a bilancio infatti, vanno a finanziare investimenti (ad esempio viale Italia, il nuovo parcheggio di via Apuania) i servizi sociali, gli aiuti ai meno abbienti, gli asili e tutte quei servizi di cui tutti noi usufruiamo.
Purtroppo, la schizofrenia normativa del Governo e le sue continue manovre di aggiustamento del bilancio unite ai ritardi atavici nel prendere decisioni così importanti, hanno come conseguenza questi risultati che vanno sempre a danno dei cittadini.
Come Partito democratico guardiamo con ottimismo e condividiamo l’impegno dell’assessore Rapezzi a trovare meccanismi di compensazione per le categorie maggiormente penalizzate da questi aumenti pur a bilancio invariato.
Pur condividendo il principio di fondo che anima la creazione della Tares, cioè chi più inquina più debba pagare, riteniamo iniquo e fuori dalla logica della realtà economico-sociale che stiamo vivendo, che il legislatore non abbia previsto, in un momento di crisi così profonda del sistema economico italiano, alcun meccanismo di compensazione o sgravio per le piccole attività produttive. Ci impegneremo, quindi, di concerto con il gruppo consiliare del Pd, per chiedere al Governo nazionale di disegnare una tassa sui rifiuti più equa per i cittadini producendo un documento che coinvolga i nostri rappresentati in Parlamento e tutti i Circoli del Partito democratico”.