Venerdì prossimo, alle 18.30, alla terrazza Parrini in viale Italia, a Follonica, il Punto di ascolto antiviolenza della Città del Golfo e l’associazione “Olympia de Gouges”, in collaborazione con la sezione dei soci di Follonica di Unicoop Tirreno, presentano un incontro – dibattito dal titolo “50 sfumature di potere – La complessità dei rapporti di potere nelle relazioni affettive”.
All’evento parteciperà la psicologa Alessandra Pauncz, che, dopo l’importante esperienza a Firenze nel centro antiviolenza “Artimisia”, ha fondato il primo centro per uomini maltrattanti.
L’incontro nasce dalla collaborazione con la sezione dei soci di Follonica di Unicoop Tirreno che, all’interno del piano partecipato della cooperativa, ha ideato il percorso “Genere e generazioni”, volto a coinvolgere giovani, adulti, uomini, donne, studenti, pensionati e tutti i cittadini nella lotta contro gli stereotipi trasmessi da un certo genere di media che assillano la società contemporanea.
“La violenza contro le donne ha una dimensione psicologica profonda e diffusa, latente in ogni manifestazione di contrasto, – dichiara la responsabile del piano sociale partecipato Unicoop Tirreno, Valeria Margini – che esplode con il femminicidio, parola orrenda che però squarcia il velo della verità, perché vengono uccise le donne in quanto femmine”
“Un’occasione di dibattito e confronto per meglio comprendere le cause che, sempre più di frequente, trasformano i rapporti affettivi in relazioni pericolose e violente” spiega Sabrina Gaglianone, coordinatrice del Punto antiviolenza di Follonica.
“La violenza che nasce dal senso di un potere subdolo gestito da uomini che non riescono più a relazionarsi con gli affetti perché all’inseguimento continuo di nuovi modelli. – continua Sabrina Gaglianone – Questi uomini, non riuscendo poi a raggiungere tali modelli, sfociano la propria frustrazione con la violenza accecante contro chi sta al loro fianco: moglie, fidanzata, madre, figlia….”.
“L’Amministrazione comunale di Follonica ha voluto essere presente alla promozione di questa iniziativa per sottolineare ancora una volta come anche la politica, così come l’associazionismo, deve interagire con questa grave problematica – dichiara il vice sindaco Andrea Benini – e solo parlandone, lasciando sempre una porta aperta, come può essere il punto di ascolto della nostra città, possiamo entrare in empatia con realtà che non conosciamo.
Dobbiamo tutti lanciare un messaggio di sostegno a tutte le vittime della violenza, a tutte le donne, comunicando loro la nostra disponibilità al colloquio e all’aiuto, creando anche momenti di dibattito e di confronto come questo”.